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BIOGRAFILM 2020

Recensione: Because of My Body

di 

- Nel doc di Francesco Cannavà, in concorso al Biografilm, una giovane disabile alla scoperta della propria sessualità si mette coraggiosamente a nudo

Recensione: Because of My Body

“Devono essere coraggiosi, gli spettatori, per vedere questo film. È un film forte, perché l’ho vissuto sulla mia pelle”. Con queste parole Claudia Muffi ha presentato in anteprima mondiale il documentario di cui è protagonista, Because of My Body [+leggi anche:
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di Francesco Cannavà, in concorso al Biografilm Festival di quest’anno, edizione online. Claudia è affetta da una malformazione congenita (la spina bifida) che le impedisce di muoversi sulle sue gambe, e in questo lavoro del 39enne regista messinese si mette letteralmente a nudo, svelando il suo corpo, la sua sessualità e i suoi desideri più intimi.

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“Nel 2009, l’OMS ha riconosciuto il piacere come un diritto inalienabile della persona”, è la premessa di Cannavà. Eppure Claudia, a 21 anni di età, non ha ancora mai ricevuto la carezza di un uomo. Non conosce il proprio corpo e non conosce quello degli altri, non sa che cosa sia il piacere sessuale, e per questo ha scelto di aderire a un programma sperimentale, coadiuvato da psicologi e sessuologi esperti, che in otto tappe le consentirà di scoprire se stessa, fisicamente ed emotivamente, ed essere in grado in futuro di costruirsi una relazione sentimentale. Il tutto sotto la guida di un love giver, o meglio un OEAS (Operatore all'emotività, all'affettività e alla sessualità per persone con disabilità), che nel caso di Claudia è il quarantenne Marco.

Si tratta di un programma sperimentale perché in Italia ancora non esiste una legge in materia. Agli operatori, che percepiscono un compenso, è assolutamente vietato avere contatti fisici con i pazienti (altrimenti sarebbe considerata prostituzione) e, ovviamente, è del tutto vietato innamorarsi: per questo, al termine degli otto incontri, operatore e paziente devono tassativamente tagliare i ponti e non vedersi né sentirsi mai più. Una chiusura brutale ma necessaria, che Claudia farà molta fatica ad accettare.

L’entusiasmo, la voglia di sperimentare, la schiettezza e il sorriso aperto di Claudia sono l’anima di questo film che non esita a documentare momenti particolarmente intimi della sua quotidianità e del suo percorso di scoperta: il proprio organo genitale visto allo specchio, spogliarsi davanti a un uomo per la prima volta, l’esplorazione con i sex toys, il tutto senza imbarazzo, anzi, con la stessa naturalezza con cui un bambino esplorerebbe il proprio corpo. Emoziona la seduta di body painting in cui Marco e Claudia si dipingono a vicenda sui corpi nudi. “Sono felice”, ripete la ragazza mentre il pennello le accarezza la pelle.

Because of My Body ricorda forte e chiaro che la sessualità è un bisogno primario, e che ogni essere umano ha il bisogno e il diritto di essere toccato, accarezzato, di ricevere un bacio o un abbraccio. Il film testimonia una possibile via, che Claudia intraprende con coraggio e superando tutti i suoi limiti, in una tempesta emotiva continua. Una via che può essere anche molto dolorosa e che non preserva la ragazza dai propri lati più oscuri, ma che è un importante monito a non lasciare da sole queste persone, che non chiedono altro che provare emozioni, come tutti.

Because of My Body è prodotto da B&B Film.

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