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CANNES 2020

Recensione: Sweat

di 

- CANNES 2020: Nel suo delizioso secondo film, che porta il bollino di Cannes, Magnus von Horn incoraggia tutti a scaldarsi un po'

Recensione: Sweat
Magdalena Koleśnik in Sweat

"Bruciamo calorie! Sudiamo!”. Queste erano le istruzioni di Jane Fonda nei suoi leggendari video di allenamento, e ora sembra che sia giunto il momento di passare il testimone. Ma l’atletica protagonista di Sweat [+leggi anche:
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intervista: Magnus von Horn
scheda film
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, il film di Magnus von Horn in Selezione ufficiale a Cannes (anche se il festival non si svolgerà quest'anno a causa della pandemia), non si limita solo a bruciare grassi. Sylwia (interpretata da Magdalena Koleśnik nel suo primo ruolo da protagonista, il che pare assurdo vista la sua fantastica performance) è una famosa star del fitness, ma i suoi fan non la seguono solo per gli esercizi di routine. E lei lo sa.

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Questa coproduzione polacco-svedese avrebbe potuto facilmente ispirarsi a numerosi esempi di vita reale, poiché non mancano al giorno d’oggi guru che impartiscono lezioni di vita ed esercizi di squat allo stesso tempo. È un rapporto affascinante e contraddittorio, che incoraggia ad "accettarsi" ma anche a essere migliori, con frasi dello stile "lo sento anche io" che accompagna le estenuanti ripetizioni, mentre moltitudini di seguaci sudano e imitano ogni movimento del loro instancabile messia.

Tuttavia, invece di mostrare un altro aspirante "allenatore di tutti i polacchi" (come uno di loro è stato soprannominato), von Horn, come tutti i giovani di oggi, sembra più interessato ai social media che allo sport, esplorando concetti come l'intimità, la frequenza ideale dei post o le interazioni che vanno più in profondità di qualsiasi amicizia "reale", o almeno così sembra. È rinfrescante guardare un film che, invece di unirsi al linciaggio dei social media, guarda il tutto – come uno dei tanti fan di Sylwia – facendolo sembrare quello che è in realtà: un lavoro a tempo pieno. Osserviamo la giovane donna che pubblica ogni due minuti, in modo del tutto naturale, ciò che prevedibilmente diventerà anche una storia di Instagram, provocando un tipo di connessione emotiva tanto coinvolgente quanto confusa. Almeno per il suo aspirante stalker, parcheggiato fuori casa sua.

Che ciò che vende sia reale o falso è un altro discorso, ma guardarla mentre cerca di risolvere questo dilemma diventa un piacere scomodo. Si tratta di trovare un modo per essere aperta, ma non tanto da spaventare i suoi follower o potenziali collaboratori. Parliamo quindi di onestà su Internet? È un po' discutibile, poiché anche le imperfezioni e gli esaurimenti nervosi si sono convertiti in una normale moneta di scambio sui social media: è meglio avere #nomakeup e #nofilter che averne troppi. Sebbene il concetto della giovane "star fortunata che piange" sia stato sfruttato all'infinito, anche da Britney Spears stessa negli anni 2000, è un piacere seguire Koleśnik nel suo ruolo di Barbie che segue una dieta rigorosa muovendosi al ritmo dei Roxette. La giovane donna sta cercando di trovare se stessa o di trovare il proprio "marchio". Qualcosa che, francamente, potresti non sapere mai. A meno che non clicchi su "segui".

Sweat è prodotto da Mariusz Włodarski per la polacca Lava Films, e coprodotto da Zentropa Sweden, Film i Väst, Canal+ Polska, EC1 Łódź – Miasto Kultury, Opus Film e DI Factory. Le vendite internazionali sono curate da New Europe Film Sales.

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(Tradotto dall'inglese)

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