18/08/2020 - Il film, le cui riprese cominceranno il 22 agosto, è un dramma d'epoca che ruota intorno all'emancipazione trasversale di una donna

Il regista Stefan Jäger (© Grischa Schmitz)

Manca poco all’inizio delle riprese del nuovo progetto di Stefan Jäger, un film storico drammatico dal titolo Monte Verità [+leggi anche:
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intervista: Stefan Jäger
scheda film]. Il regista svizzero, meglio conosciuto per pellicole come Der Grosse Sommer (2016) e Horizon Beautiful (2013), comincerà a lavorarci a Locarno, nel Cantone Ticino, il 22 agosto, come riportato in prima battuta da Variety.

Nello specifico, in Monte Verità si narra una storia di emancipazione, una vicenda che ha luogo nel 1906 in un centro benessere per artisti ad Ascona, nel Ticino, dove si riunivano la maggior parte di quelle forze che si opponevano all’allora conservatorismo borghese della Belle Époque: la psicoanalisi di Freud, la lotta per i diritti femminili, l’amore per la danza libera e persino per il vegano. La sceneggiatura, che porta la firma di Cornelia Naraks, vede come protagonista una giovane donna, Hanna Leitner, che si sente soffocata dalla rigida routine impostagli da suo marito Anton e dalle loro due figlie. A un certo punto comincia a soffrire attacchi di panico e, dopo averne rifiutato le avance sessuali, viene mandata da Anton da un neurologo, Otto Gross, un discepolo di Freud. Dopo essere stata violentata da suo marito Hanna, in preda alla disperazione, segue il medico, riuscendo finalmente a respirare una libertà che non aveva mai conosciuto prima.

A produrre il film è la Tellfilm, con sede a Zurigo e Berlino, insieme all’austriaca KGP Filmproduction e la tedesca Cologne Coin Film. La DCM Film Distribution si occupa della distribuzione dell’opera in Svizzera, Germania, Austria e Liechtenstein. La data ufficiale di uscita nella sale non è ancora stata comunicata.

(Tradotto dall'inglese da Emanuele Tranchetti)