03/10/2003 - Più vicina al racconto di Merimée che all'opera di Bizet la versione del regista spagnolo della sigaraia di Siviglia. Nel cast Paz Vega e l'argentino Leonardo Sbaraglia

Dopo i litigi e le accuse tra regista e produttore che quest'estate hanno riempito le pagine dei quotidiani nazionali, la Carmen di Vicente Aranda arriva finalmente nelle sale spagnole. Interpretata da una conturbante Paz Vega il personaggio raccontato dalle pagine dello scrittore Prosper de Mérimée e dalle note del compositore Georges Bizet, non mancherà di appassionare anche il pubblico più smaliziato di questo Terzo Millennio.
Prodotta dalla Star Line Productions con la partecipazione di TVE, Via Digital e Telemadrid, con un budget di 7 milioni di euro, la 24ma pellicola del regista catalano entra nella storia del cinema spagnolo soprattutto per essere stata la più costosa mai realizzata fino ad ora.

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Definito dallo stesso Aranda "il suo film migliore", Carmen racconta la passione d'amore della protagonista per Don Josè, interpretato dall'attore argentino Leonardo Sbaraglia, il quale dimentico del suo dovere di soldato, si lascerà travolgere dall'amore per la bella sigaraia sivigliana. "Mi sono ispirato soprattutto all'opera di Mérimée che lasciava molte finestre aperte" ha rivelato il regista a Cineuropa (vedi l'intervista), "ho tentato di intrufolarmi in quelle finestre abbandonando lo schema prestabilito che Bizet invece dettava nella sua opera".

Per questa storia "assolutamente romantica, risultato di una filosofia dei consumi dell'800" Aranda, mette da parte la dolcezza della Carmen di Bizet e si concentra sulla protagonista più ombrosa e carnale proposta dall'autore francese e, per ricreare lo stesso lirismo dell'opera senza l'aiuto magico della musica, utilizza formule insolite: "come i toni , le esagerazioni e anche l'insolenza dei personaggi".