Recensione: Courtroom 3H
- Antonio Méndez Esparza continua a mostrare la realtà degli Stati Uniti, ora con il suo primo documentario, introducendo la sua camera in un tribunale della famiglia in Florida
Lo spagnolo Antonio Méndez Esparza torna al Festival di San Sebastian, dopo aver corso per la Conchiglia d'Oro tre anni fa con La vida y nada más [+leggi anche:
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intervista: Antonio Méndez Esparza
scheda film]. In questa edizione lo fa con un documentario, intitolato Courtroom 3H [+leggi anche:
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scheda film], con il quale invita – per due ore – lo spettatore a entrare all'interno delle quattro mura del Tribunale della famiglia di Tallahassee (Florida).
Questo lungometraggio potrà risultare un po' arido per chi vuole ascoltare una bella colonna sonora, godersi un'ambientazione curata o una messa in scena spettacolare: qui non troverete nulla di tutto ciò. Durante la sua prima metà, la camera statica di Méndez Esparza si dedica a esporre diversi casi e richieste, a distanza e senza mai uscire all’esterno. Diverse famiglie sfasciate passano di lì, genitori che vogliono riavere i loro figli e altri che li lasciano in affido. La questione, quindi, è talvolta di una crudezza dolorosa.
Nella seconda parte si assiste a due giudizi, e lì la telecamera si concede dei primi piani (gesti, sguardi, silenzi), in modo che l'emozione aumenti. Anche le diverse personalità che si affrontano in quel tribunale assumono maggior risalto: c'è un giudice dialogante, empatico e cordiale, ma anche avvocati e pubblici ministeri coinvolti emotivamente, che litigano ferocemente e a volte soccombono a verdetti non facili da accettare.
Questo è precisamente il risultato più grande di Courtroom 3H: trasformare ogni spettatore in qualcuno che, consciamente o inconsciamente, giudica le persone che sfilano in un tribunale dove si decide la sorte di bambini e giovani. E quei verdetti individuali non sono facili.
Questa complessità, estesa alla giurisprudenza in generale e alla società moderna universale (dove gli immigrati e le nuove famiglie non tradizionali occupano un ampio spazio), è un altro aspetto che Méndez Esparza sottolinea in questo documentario che non è lontano dai suoi film precedenti, sempre sensibili e attenti alle condizioni di vita delle classi meno abbienti. Perché, come avverte la citazione di James Baldwin che apre il film: “Se si vuole veramente sapere come viene amministrata la giustizia in un paese, si va dagli indifesi e si ascolta la loro testimonianza”.
Courtroom 3H è un film della società di produzione spagnola Aquí y Allí Films e della nordamericana 9am Media Lab; le vendite sono gestite da Feel Sales. Il film uscirà in Spagna venerdì 25 settembre, distribuito da Wanda Visión.
(Tradotto dallo spagnolo)
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