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IDFA 2020

Recensione: Gorbachev. Heaven

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- Il nuovo documentario di Vitaly Mansky è una lunga e intensa conversazione con l'ex leader dell'Unione Sovietica 89enne

Recensione: Gorbachev. Heaven

Il nuovo documentario di Vitaly Mansky, Gorbachev. Heaven [+leggi anche:
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, è stato presentato in anteprima mondiale durante l’International Documentary Film Festival Amsterdam (IDFA) di quest'anno, nell’ambito del concorso principale. Ancora una volta, il documentarista russo sceglie di approfondire il complesso stato delle cose nel suo paese ottenendo un accesso speciale alla vita di Mikhail Gorbachev, l'ex leader 89enne dell'Unione Sovietica, che lo accoglie nella sua casa, elegante e vecchio stile, appena fuori dalla capitale.

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Le prime immagini introducono questo ambiente domestico, dove il leader si sente a suo agio e trascorre la pensione. Il grande edificio è stato donato dai leader degli Stati che hanno ottenuto l'indipendenza dall'Unione Sovietica all'inizio degli anni '90. Successivamente, la telecamera inizia a concentrarsi sul vecchio uomo, che ammette di essere affetto da molti dei disturbi comuni alle persone della sua età, spesso causati da improvvisi cambiamenti del meteo. La maggior parte del documentario è una conversazione lunga e intensa con lo statista, caratterizzata da un'atmosfera piuttosto spensierata, soprattutto nelle sue prime fasi.

Qui, Mansky tenta di catturare lo spirito sia dell'uomo che del politico, raggiungendo parzialmente il suo obiettivo ma palesemente contrastando l'atteggiamento ambiguo e le risposte enigmatiche di Gorbaciov: la sua evasività è evidente sullo schermo, in particolare quando i due iniziano a parlare della libertà e della democrazia all'inizio degli anni '90 rispetto alla Russia contemporanea, nonché del suo controverso ruolo di "vero socialista" ed "eroe" per i cittadini delle ex repubbliche sovietiche e la stessa Russia. La discussione si fa via via più vivace, ma mantiene comunque una sorta di leggerezza per tutto il tempo, spesso arricchita dalle interruzioni spontanee, battute, canti popolari, poesie e aneddoti di Gorbaciov sulla sua vita pubblica e privata, compreso il suo matrimonio con l'amata Raisa, scomparsa nel 1999. Il regista è chiaramente preso alla sprovvista da alcune reazioni di Gorbaciov, poiché ogni tanto decide di non parlare più, mette in discussione la natura del progetto documentario e sostiene ostinatamente le sue argomentazioni. Inoltre, di tanto in tanto, la telecamera sembra curiosamente affascinata dai segni visibili della vecchiaia dell'uomo, e questo si evince dai numerosi primissimi piani delle sue rughe, delle sue vene e della sua caratteristica macchia sulla fronte. È uno strumento efficace per creare suspense, che più di una volta accompagna i silenzi malinconici di Gorbaciov.

Anche se Mansky esprime apertamente la sua opinione sull'attuale stato di cose della Russia, l'intero film è guidato dal genuino interesse del regista nel trattare una serie di argomenti delicati e, lodevolmente, la sua intervista è sostenuta da un buon rigore giornalistico. Mentre l'esperienza cinematografica offerta da Gorbachev. Heaven potrebbe non essere particolarmente eccitante per lo spettatore, rappresenta sicuramente un prezioso resoconto storico del punto di vista dell'ex presidente dell'Unione Sovietica, ormai vecchio, sulle grandi trasformazioni globali a cui prese parte al momento della dissoluzione del paese – e questo rimane la sua caratteristica più forte. A causa delle circostanze attuali, la scena ambientata durante l'ultimo capodanno diventa ancora più significativa e sorprendente, poiché raffigura Gorbaciov mentre esprime la sua opinione sull’anno che verrà, il 2020, mentre la tv trasmette il tradizionale discorso di fine anno di Vladimir Putin dal Cremlino.

Gorbachev. Heaven è prodotto dalla lettone Film Studio Vertov, in coproduzione con la ceca Hypermarket Film, ARTE (Francia/Germania) e la Televisione Ceca, e in associazione con Current Time TV (USA). La società di Lipsia Deckert Distribution si occupa delle vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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