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BERLINALE 2021 Concorso

Recensione: Forest - I See You Everywhere

di 

- BERLINALE 2021: Bence Fliegauf torna in concorso con il suo settimo lungometraggio, un seguito dark del suo clamoroso debutto, Forest

Recensione: Forest - I See You Everywhere

L'autore ungherese e habitué della Berlinale Bence Fliegauf torna alla competizione del festival con Forest - I See You Everywhere [+leggi anche:
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scheda film
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, descritto come un sequel a sé stante del suo film del 2003 Forest. Come questo film precedente, l'ultima opera del regista è un lavoro collettivo, che racconta sette (o meglio, sei e mezzo) storie che trattano quelle emozioni che non vorremmo provare.

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Ambientato nel corso di una notte in vari appartamenti, inizia con una ragazza adolescente che incolpa suo padre per la morte di sua madre. La risposta di lui rende questo probabilmente il più brutale degli episodi.

Successivamente, una giovane donna si scatena in un impeto di gelosia con il suo ragazzo che presta la sua macchina fotografica a una ragazza di nome Anna, con cui una volta l'ha tradita. Lui è preoccupato che Anna sia scomparsa, ma la sua ragazza la considera l'ennesima trasgressione e un colpo di scena svelerà la verità.

Nella terza parte, probabilmente la più desolante, una coppia con trent'anni di differenza fa fatica a concepire un figlio. L'uomo più anziano vuole sbrigarsi e la giovane donna preferirebbe aspettare prima di riprovare. Ma c'è un elemento chiave in gioco che sarebbe un peccato rivelare.

Il quarto episodio vede un vecchio, un ex tossicodipendente di eroina, disperato per l’intervento chirurgico a cui si deve sottoporre il giorno successivo, che insiste per scoprire ciò che crede sia una relazione tra sua moglie più giovane e suo figlio adulto. Questo è il meno coinvolgente ed emozionante degli episodi.

Il quinto segmento è il più coinvolgente e soddisfacente, e il meno oscuro di tutti. Una madre religiosa vuole distogliere suo giovane figlio dai giochi di ruolo fantasy, poiché crede che siano una porta verso Satana, ma il ragazzo finisce per smascherare con calma la sua ipocrisia cristiana.

Nella sesta parte, probabilmente la più emotiva, una coppia di amici (o forse amanti) cerca di convincere un ex sicario a uccidere un ciarlatano guaritore che l'uomo considera responsabile della morte della sua ex fidanzata. Il fratello della ragazza, così come le persone di altre 13 famiglie, sono tutti colpiti dal cancro e sono nelle grinfie di questo mostro succhia soldi. Ma anche questa storia non è così semplice come sembra.

L’ultima parte del film è un breve segmento con una giovane ragazza e suo nonno morente, l'unico che offre un po' di luce in questo film incessantemente oscuro e difficile.

Quasi completamente ambientata in interni, la produzione presenta una fotografia pulita e convincente di Mátyás Gyuricza e Ákos Nyoszoli, che si concentrano su riprese camera a mano e primi piani. Il montaggio di Terence Gabor Gelencsér è progettato per aumentare la tensione prima del culmine di ogni segmento, così come la colonna sonora, sempre del regista, Tamás Beke e Péter Fancsikai.

La recitazione in generale è straordinariamente intensa, con protagonisti come Juli Jakab nella seconda parte, Gábor Terence Gelencsér nella sesta e Zoltán Pintér, che interpreta l'uomo più anziano nel terzo pezzo.

Forest - I See You Everywhere è una coproduzione tra le compagnie ungheresi FraktálFilm e M&M Film, e la tedesca Films Boutique detiene i diritti internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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