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BERLINALE 2021 Concorso

Recensione: Mr Bachmann and His Class

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- BERLINALE 2021: Questo documentario incredibilmente caldo e intelligente di Maria Speth su un insegnante di prima media merita tutti gli elogi possibili

Recensione: Mr Bachmann and His Class

Accantonato Pensieri pericolosi e la sua feroce Michelle Pfeiffer, ora è Dieter Bachmann ad entrare in classe. Il documentario lungo più di 200 minuti di Maria Speth, Mr Bachmann and His Class [+leggi anche:
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, che renderebbe orgoglioso lo stesso Lav Díaz, è stato presentato in concorso alla Berlinale ed è una piacevole sorpresa: una bella storia su un insegnante di prima media. Questo professore indossa un cappellino e una maglietta degli AC/DC, oltre a suonare la chitarra, ma la sua vera freschezza non sta nel suo senso della moda, ma nel modo in cui si approccia al suo lavoro.

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In questo caso, la lunga durata del film gioca a suo favore, poiché offre la possibilità di conoscere a fondo un gruppo di tredicenni, arrivati ​​da poco nel piccolo paese di Stadtallendorf (Germania) o che vi abitano da quando erano piccoli. Provengono da paesi come Turchia, Bulgaria, Russia o Marocco; sono atei, musulmani, cattolici e ortodossi... Non hanno nulla in comune, e allo stesso tempo tutto. Da parte sua, Herr Bachmann è molto poco ortodosso, agisce come un padre surrogato dei "suoi figli", insegnando loro a rispettarsi a vicenda, a esprimere le proprie opinioni e a comprendere i propri sentimenti, il tutto in un'atmosfera di disciplina che trasmette un senso di sicurezza e i giusti limiti ai suoi studenti, piuttosto che soffocarli.

Bachmann li educa per offrire loro un futuro migliore, ma li introduce anche nella complessa storia della regione e dei suoi rapporti con gli stranieri: durante la Seconda guerra mondiale molti furono deportati dai loro paesi di origine per svolgere lavori forzati, e negli anni '60, l'economia tedesca dipendeva dal lavoro dei cosiddetti Gastarbeiter ("lavoratori ospiti"), principalmente dalla Turchia. I concetti di identità nazionale e cittadinanza non sono scolpiti nella pietra; possono essere una scelta, spesso molto difficile. Inoltre, il documentario di Speth trasmette giustamente il messaggio che non si tratti di un atto immediato, bensì di un processo.

La telecamera di Reinhold Vorschneider osserva pazientemente le lezioni, ma approfondisce anche la vita privata di Dieter Bachmann, che è tutt'altro che rosea. Non c'è molto altro da aggiungere sullo stile del film, che potremmo definire paziente e discreto. Il regista non ha bisogno di cercare punti di svolta o rivelazioni spettacolari, qualcosa che molti documentaristi sono spesso tentati di fare o addirittura mettere in scena artificialmente.

Man mano che Mr Bachmann and His Class si avvia verso la sua conclusione – ossia il momento in cui i bambini completano la loro istruzione primaria e l'insegnante va in pensione – un senso di conforto e tristezza prende lo spettatore. I bambini lasciano il nido, mentre il loro insegnante siede da solo in una stanza vuota.

Mr Bachmann and His Class è prodotto dalla tedesca Madonnen Film, e Films Boutique detiene i diritti internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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