email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

HOT DOCS 2021

Recensione: Magaluf Ghost Town

di 

- Miguel Ángel Blanca riesce a trasformare la famosa località delle Baleari in un microcosmo dove si mescolano costumi spagnoli, un'atmosfera di mistero e un edonismo estremo

Recensione: Magaluf Ghost Town

Chi non conosce Magaluf? C'è qualcuno su questo pianeta che non ha mai sentito parlare delle vittime del "balconing", quella folle pratica alcolica che consiste nel saltare da una terrazza all'altra, o in una piscina? Come si riesce a convivere ogni giorno con quella dissolutezza giovanile mediterranea che attira turisti low cost da tutta Europa? Guardate Magaluf Ghost Town [+leggi anche:
trailer
intervista: Miguel Ángel Blanca
scheda film
]
, nuovo film di Miguel Ángel Blanca – cineasta e cantante del gruppo musicale Manos de Topo – e troverete le risposte a queste domande (e molte altre sensazioni). Il film – che mescola armoniosamente finzione e documentario – avrà la sua prima mondiale (online) giovedì 29 aprile, nella sezione competitiva International Spectrum della 28ma edizione del festival canadese Hot Docs.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Paura, delirio e postumi di una sbronza a Magaluf potrebbe essere un altro titolo (ipotetico) per questa proposta rischiosa, ibrida e stimolante che non nasconde la fascinazione che il suo regista e sceneggiatore ha per il cinema di Ulrich Seidl, David Lynch e Paco León. Sì, avete letto bene: dal regista austriaco, autore di perle malsane come la trilogia Paradise o In the Basement [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
, ha ereditato la passione per il disgusto e l'antiumanesimo, che provocano stupore nello spettatore e allo stesso tempo qualcosa di simile al piacere, risvegliando nel pubblico sentimenti ed emozioni che potrebbe non voler avere. Dal creatore della serie Twin Peaks, è riuscito a riprendere quell'aria rarefatta, densa e inquietante, quell'oscurità atmosferica unita a un surrealismo al contempo sognante e folle che ha reso Lynch un genio agli occhi di milioni di fan. E dall'attore che ha debuttato alla regia con Carmina o revienta [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, Blanca ha distillato la passione per il costumbrismo spagnolo, quell'essenza puramente nazionale che anche Sua Altezza Almodóvar ha impresso nelle scene più umoristiche dei migliori titoli della sua carriera, come Che ho fatto io per meritare questo?, Il fiore del mio segreto e Volver [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Agustín Almodóvar
intervista: Carmen Maura
intervista: Pedro Almodóvar
intervista: Pénélope Cruz
scheda film
]
.

In tal modo, Magaluf Ghost Town può essere gustato come un’ensaimada cinematografica in cui ogni strato offre una trama diversa, che fissa lo sguardo sui pochi abitanti stabili di quella località estiva, a cui il turismo low cost e rabbiosamente giovanile dà da mangiare ma provoca anche continui mal di testa: questo rapporto schizoide della popolazione locale con il visitatore (che vi approda alla ricerca dell'Eden di estremo piacere) è la spina dorsale di questo lungometraggio che parte dalla realtà (c'è l'impiego di immagini catturate da telegiornali, cellulari e altri supporti tecnologici) per costruire una finzione fantasmagorica oltre che divertente, soprattutto nei momenti che hanno come protagonista la signora andalusa e il suo inquilino africano. Quelle scene sono senza dubbio i momenti più rilassanti di questo film, che, quando era un progetto, ha trovato partner e collaboratori tramite le sezioni industry di festival come, tra gli altri, Abycine, Salonicco e Gijón.

Magaluf Ghost Town è una produzione franco-spagnola di Boogaloo Films, Little Big Story e Mosaic Producciones. Delle sue vendite internazionali si occupa l’agenzia britannica Taskovski Films e della sua distribuzione in Spagna la compagnia Begin Again Films.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dallo spagnolo)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy