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BELGRADE FEST 2021

Recensione: Loan Shark

di 

- Il lungometraggio d'esordio del regista serbo Nemanja Ćeranić è un classico thriller poliziesco che attirerà l'appetito del pubblico appassionato di uomini duri con un codice d'onore

Recensione: Loan Shark
Dušan Petković in Loan Shark

Il pubblico serbo ha sviluppato interesse per i crudi thriller polizieschi, grazie alle numerose serie TV di successo che negli ultimi anni stanno occupando i loro schermi. È per questo che potrebbe essere interessato ad una nuova e minore produzione indipendente del regista d’esordio Nemanja Ćeranić, Loan Shark [+leggi anche:
intervista: Nemanja Ćeranić
scheda film
]
, che è stato da poco presentato in anteprima al Festival internazionale del cinema di Belgrado e la cui distribuzione nelle sale è iniziata il 20 maggio, attraverso Art Vista.

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Il film è ambientato a Indjija, una città della provincia settentrionale di Vojvodina. Il nostro eroe, Mundir (Dušan Petković), è un ex pugile di mezza età, la cui carriera da strozzino sta giungendo al termine. Soffre di diabete, ha una casa abbastanza lussuosa in cui vive con sua moglie e i suoi due figli, e ora vuole andare in pensione e aprire una palestra. Vaga per la città riscuotendo i debiti rimanenti, così da poter ripagare il suo debito con lo spacciatore di droga Blečić (l’attore bosniaco Zlatan Vidović, non minaccioso quanto dovrebbe essere). Blečić ha una proposta per Mundir, che però rifiuta appieno.

Le cose sembrano proseguire senza problemi per il nostro eroe, ma la sua malattia, una coppia di tossicodipendenti in cerca di soldi per la loro prossima dose, e un colpo di sfortuna, compromettono seriamente i suoi piani. Il suo caro amico ed aiutante Ramljan (Strahinja Blažić, attore di spicco all’interno del cast), insieme al commissario Kantar (Jovo Maksić, convincente con il suo atteggiamento intrallazzatore, proprio di uno sceriffo di una piccola città), saranno in grado e saranno disposti ad aiutarlo?

La maggioranza dei polizieschi serbi sono ambientati nella cruda realtà di Belgrado, e il pubblico associa il genere alle bande che dal 1990 hanno controllato la città. Loan Shark combina questa consapevolezza con una nuova ambientazione: Indjija è un posto carino, non in rovina e malandato come le deprimenti città del sud del paese. Mundir è vecchia scuola: ha probabilmente iniziato la sua carriera negli anni ’90, e vederlo alla guida della sua Mercedes-Benz argentata (un vecchio modello, adatto al suo stile), mentre ascolta la radio locale che trasmette notizie sull’agricoltura e necrologi, con la canzone “Love Theme” di Flashdance come musica di sottofondo, scatena un’immediata nostalgia.

Nessuno degli attori del film è perfettamente noto in Serbia (Blažić potrebbe essere il più conosciuto, grazie ai suoi ruoli televisivi), e ciò contribuisce all’autenticità del film. La fotografia di Dušan Grubin è chiara, decisa e fa buon uso dei luoghi spesso incredibilmente attraenti della città. Allo stesso modo, la sceneggiatura di Strahinja Madžarević è semplice e trasparente, con giusto un paio di colpi di scena verso il finale. La colonna sonora di Dalibor Vrzić segue le convenzioni del genere, attraverso dei temi heavy metal e di hip-hop strumentale, ci sono solo un paio di terribili canzoni diegetiche pop-folk che accompagnano le scene girate al bar locale e con i due tossicodipendenti.

Petković, un attore non professionista nel suo primo ruolo, sebbene con una certa ruvidità, e un tenue carisma, interpreta Mundir scialbamente, ma alcuni potrebbero sostenere che tutto ciò si trova in accordo con la natura del personaggio: egli ha un obiettivo, e neppure uno shock anafilattico riesce a fermarlo, poiché, con fare stoico, si impegna per raggiungerlo. Poche scene veloci mostrano il suo amore e la sua dedizione nei confronti della famiglia.

Girato in sole due settimane, durante la prima ondata della pandemia lo scorso anno e senza alcun tipo di finanziamento da parte dell’ente cinematografico nazionale, ma affidandosi al supporto logistico e finanziario offerto dalla città di Indjija, Loan Shark è qualcosa di più di un utile film di genere e ha il potenziale per avere successo nei cinema, non solo in Serbia, ma anche in una regione più ampia. Il film è prodotto da Tracktor Film.

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(Tradotto dall'inglese da Chiara Morettini)

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