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FILM / RECENSIONI Francia

Recensione: Playlist

di 

- L'autrice di fumetti Nine Antico fa un brillante debutto come regista con un film inventivo, realistico, femminista e divertente, che porta un'ondata di freschezza in un genere convenzionale

Recensione: Playlist
Sara Forestier e Laetitia Dosch in Playlist

"Da piccoli, la vita si preannuncia come una lunga spiaggia d'amore, di scelte infinite, tutte compatibili (...) Poi scopri che non è tutto così semplice". È chiaro che quando lei chiede "mi ami?" e lui capisce "spegni la luce" e risponde "sì", le incomprensioni distorcono profondamente le aspettative e il contenuto delle relazioni sentimentali fino a quando la verità non viene a galla. È la differenza tra sogno e realtà, un abisso a volte crudele che Sophie, la protagonista del vivacissimo Playlist [+leggi anche:
trailer
intervista: Nine Antico
scheda film
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, non smette di cercare di superare con commovente perseveranza. Il primo lungometraggio da regista dell'illustratrice e autrice di fumetti Nine Antico è lanciato il 2 giugno nelle sale francesi da KMBO.

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"Vorrei sapere cosa farò nella vita". A 28 anni Sophie (l'ottima Sara Forestier) cerca la sua strada a Parigi, sia professionalmente (disegna, ma è troppo tardi per le grandi scuole d'arte e si mantiene lavorando come cameriera, condividendo un piccolo appartamento con una studentessa) che personale (quale amore sarà quello giusto? Quali sono i criteri dell'amore? Bisogna condividere gli stessi gusti, la stessa visione del mondo? Si può provare attrazione, complicità e sbagliarsi?). Domande e quotidianità molto rappresentative di una miriade di traiettorie individuali che si intrecciano nella capitale francese al confine tra giovinezza ed età adulta.

Dalla sua assunzione e dalle tribolazioni del suo lavoro come assistente sottopagata presso Nomaniak, una piccola casa editrice di fumetti (pomposamente ribattezzati "graphic novel") alle sue ripetute delusioni affettive (in particolare con Pierre Lottin e Andranic Manet) che lei incassa con commovente stoicismo (e un aborto, en passant); dai volti della metropolitana (con i suoi scoppi di violenza) e dai parchi di Parigi alle confidenze salvifiche con l'amica Julia (Laetitia Dosch); dalla lotta segreta contro le cimici agli amabili genitori un po' preoccupati ("Voglio disegnare - Non è un lavoro"): Sophie affronta tutto con coraggio, cercando sempre di salvare le apparenze, anche se le lacrime non mancano.


Sottogenere ultra classico del cinema francese, queste disavventure iniziatiche offrono paradossalmente a Nine Antico un territorio ideale per dimostrare la ricchezza della sua personalità artistica e la piena estensione della sua originale tavolozza. Estetica in bianco nero, riflessioni puntuali tramite la voce fuori campo di un commentatore quasi filosofo, momenti di intimità tra ragazze, un po’ di audacia grafica, musica molto pertinente (da Les yeux pour pleurer, scritta da Serge Gainsbourg, a True Love Will Find You in the End… di Daniel Johnston), un acuto senso del confine tra la tragicommedia e l'arte di affrontare argomenti dolorosi con umorismo e leggerezza, ecc. La neo-regista sperimenta con elementi ben controllati e incastrati l’uno nell’altro, e tesse frammenti che finiscono per comporre un ritratto preciso e sfumato delle sfaccettature paradossali della vita reale di una giovane donna di oggi. Il risultato è un film molto rinfrescante, che fa sorridere perché "non sappiamo mai cosa ci aspetta, andiamo avanti senza saperlo e non è poi così male: ci sorprende sempre".

Prodotto da Atelier de Production, Playlist è venduto nel mondo da Playtime.

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