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BERLINALE 2021 Generation

Recensione: From the Wild Sea

di 

- Il documentario d'osservazione di Robin Petré affronta la complessa questione del rapporto tra uomo e natura attraverso una storia di animali in via di estinzione e soccorritori

Recensione: From the Wild Sea

Il primo lungometraggio documentario della regista danese Robin Petré, From the Wild Sea [+leggi anche:
trailer
intervista: Robin Petré
scheda film
]
, è stato presentato in anteprima mondiale alla Berlinale svoltasi online nel mese di febbraio ed è ora proiettato agli eventi all’aperto di Berlino, come parte dell’edizione estiva del festival. Proprio come la sua tematica, il rapporto tra uomo e natura, è un film complesso che riesce ad essere freddo e distaccato ma al tempo stesso commovente.

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Il film è ambientato in inverno, quando il cielo è grigio e l’oceano è tempestoso: le ampie e sfocate inquadrature delle ripide rocce sulle coste del Regno Unito e dell’Irlanda, colpite da enormi onde, mostrano l’esiguità degli umani di fronte alla natura. Ma questi stessi, piccoli esseri umani hanno causato il cambiamento climatico, che sta ora mettendo in pericolo la vita degli animali. La radio continua a trasmettere allerte rosse e arancioni, e capiamo che, dal 2014, le tempeste nell’Oceano Atlantico attorno alle Isole britanniche sono diventate molto più frequenti e forti, e confondono i mammiferi marini mettendoli a rischio. Pertanto, alcune persone stanno facendo enormi sforzi per aiutarli: questi sono i soccorritori di animali, e se From the Wild Sea ha un protagonista, è senza alcun dubbio Dan Jarvis, responsabile dello sviluppo e del benessere nonché ufficiale di supporto sul campo per l’organizzazione benefica British Divers Marine Life Rescue.

Dan e i suoi colleghi in Irlanda e in Olanda lavorano senza sosta per migliorare le condizioni degli animali che si arenano sulle spiagge, come i delfini e le balene; che si impigliano nelle reti o che ingoiano plastica, come le foche; o che rimangono impantanati nelle maree nere, come i cigni. All’inizio del film, un gruppo di cigni viene ricondotto in mare accompagnato da grande attenzione mediatica, fotografi a portata di click e telecamere che riprendono, e già nella scena successiva, li vediamo nuotare mentre un’enorme nave da trasporto passa sullo sfondo.

Scene di osservazione come questa dominano il documentario, e appaiono fredde e distaccate, girate dalla regista e da María Grazia Goya con una telecamera fissa a inquadrature medio-ampie – come se si rappresentasse semplicemente la realtà. Ma dipende da ciò che è presente nell’inquadratura: quando guardiamo una piccola foca con il suo musetto da cucciolo e i suoi occhioni essere intubata da veterinari, e poi rotolarsi nella sua vaschetta, prima di essere curata per poi tornare in mare, è impossibile non commuoversi. Inoltre, traspare che la maggior parte delle foche che vengono salvate spesso arrivano in condizioni disperate.

I soccorritori forniscono anche un insegnamento alle persone, e questa è una buona opportunità per il pubblico di imparare che non tutte le balene spiaggiate devono essere soltanto ricondotte nell’oceano. Inoltre ciò implica che la consapevolezza delle persone nei confronti del cambiamento climatico sta aumentando, attraendo sempre più individui interessati ad aiutare gli animali. Ma rispetto a ciò che l’umanità sta facendo al pianeta, è letteralmente una goccia nell’oceano. Le organizzazioni di soccorso sono spesso enti di beneficienza che non possono fare più di questo.

From the Wild Sea riesce a porre lo spettatore sia nei panni dei soccorritori che degli animali, ma raggiunge il suo massimo livello di efficacia e di eccezionalità dando un’idea chiara di una tematica così tanto complessa come il rapporto tra uomo e natura. E riesce a farlo senza ricorrere a molte descrizioni e dialoghi, ma contando soltanto sul montaggio di Charlotte Munch Bengtsen per affiancare gli elementi più disparati. Qui, la tematica viene trattata in modo tale da far capire al pubblico la sua rilevanza, piuttosto che spiegarne i meccanismi – che gli scienziati stanno ancora studiando e cercando di capire.

From the Wild Sea è prodotto dalla società danese Hansen & Pedersen, e DR Sales ne possiede i diritti internazionali.

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(Tradotto dall'inglese da Ilaria Croce)

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