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FANTASIA 2021

Recensione: Bull

di 

- Il racconto di una violenta vendetta di Paul Andrew Williams sembra familiare fino a quando non prende una folle piega improvvisa, ma benvenuta

Recensione: Bull
Lois Brabin-Platt e David Hayman in Bull

Non ci sono molte regole da seguire nei film quando qualcuno decide di commettere una serie di omicidi, esigendo vendetta su coloro che gli hanno fatto un torto, ma una in particolare sembra essere cruciale, non importa quante coltellate trafiggono le varie parti del corpo: è necessario supportare questo piano in ogni fase. Ed è per questo che Bull di Paul Andrew Williams, presentato in anteprima mondiale al Fantasia, lascia un po' con la sensazione di essere stati imbrogliati, poiché nonostante gli occhi tristi da cucciolo di Neil Maskell, è difficile provare sentimenti per qualcuno che, a un certo punto, esprime il desiderio poco carino che "tutti possono provarci" con la sua ex dopo che lei decide che non lo ama più, e se ne va portandosi via il loro figlioletto.

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Il problema è, come sempre, il suocero (David Hayman, delizioso in quel tipo di ruolo che Werner Herzog interpreta ogni tanto) – un duro che controlla con pugno di ferro la loro piccola città, a cui non piace nessuno che urli contro la propria ragazza, anche quando è lei a tradirlo. Nel loro mondo, è tutto molto semplice: Bull è fuori controllo e deve essere fermato. Ma mentre nessuno può perdonare ciò che sta per accadere, sembra davvero che questi ragazzi possano avere ragione dopotutto, con la violenza che ne consegue e sembra un po' come un’autodifesa da parte loro, ancorché eseguita con largo anticipo.

Tuttavia, mentre la parte effettiva della vendetta lascia molto a desiderare, anche se è proprio come in Kill Bill, alla fine è tutto incentrato sull'amore tra un genitore e un figlio, e ci sono altre cose da godersi, come una ripresa al rallentatore di un tipo mentre mangiare un Cheetos, poiché si tratta di un affare relativamente su piccola scala e un sacco di affermazioni grandiose pronunciate con gusto. "La tua famiglia è stata mandata sulla Terra per distruggere la mia", mormora Hayman, rendendoti triste per il fatto che le persone non si parlino così ogni giorno.

Bull va avanti con questo progetto (realizzato dieci anni dopo essere stato visto l'ultima volta nel quartiere e sfruttando al massimo il suo ingresso a sorpresa), e più Williams svela la trama, più fastidiosa è la sensazione che ci sia qualcosa che semplicemente non abbia senso. Per non parlare del fatto che la maggior parte dell'azione sembra svolgersi in una fiera, di quel genere in cui apparentemente puoi venire con una pistola davvero grande e nessuno batte ciglio. Ecco perché, quando l'intera storia viene finalmente rivelata, non resta altro da fare che accettarla, con questo dialogo che ti risuona nelle orecchie ancora una volta:
-"C'è qualcosa che non va in te".
-"Non ne hai idea”.
E questa, gente, è l’onesta verità.

Bull è una produzione britannica guidata da Tea Shop Productions, Signature Films e Giant Productions, presentata da Ingenious Media in associazione con Particular Crowd. Signature Entertainment si occupa sia delle vendite internazionali che della distribuzione nel Regno Unito.

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(Tradotto dall'inglese)

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