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VENEZIA 2021 Giornate degli Autori

Recensione: Deserto particular

di 

- VENEZIA 2021: Il nuovo film del brasiliano Aly Muritiba è la storia di un amore impossibile sullo sfondo di un Brasile machista e omofobico

Recensione: Deserto particular
Antonio Saboia e Pedro Fasanaro in Deserto particular

Si viaggia dal Sud al Nord del Brasile, due spazi geografici ed emotivi molto diversi, nel nuovo lungometraggio del regista brasiliano Aly Muritiba, Deserto particular [+leggi anche:
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intervista: Aly Muritiba
scheda film
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, proiettato in prima mondiale alle 18me Giornate degli Autori di Venezia. Un dramma sentimentale sotto forma di road movie che conduce il suo protagonista alla scoperta di un lato di sé inconfessabile, e che con una buona dose di suspense tiene viva l’attenzione dello spettatore.

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Al centro dei pensieri di Daniel (Antonio Saboia) c’è sempre lei, Sara, una donna conosciuta in chat e che non ha ancora mai incontrato, poiché vive dall’altra parte del Paese. Eppure l’uomo, un agente di polizia sospeso dal servizio per aver aggredito una recluta, avrebbe ben altro a cui pensare: il processo che lo attende, per esempio (e di cui parlano anche i telegiornali), così come l’assistenza al padre malato, un ex militare che non parla più e che ha bisogno di cure costanti. La prima parte del film segue Daniel nel suo grigio quotidiano, alla ricerca di lavori estemporanei come buttafuori in discoteca e alle prese con sua sorella che vorrebbe sistemare il genitore in una casa di cura, e che oltretutto, disapprovata nettamente da suo fratello, si è innamorata di una donna.

L’unica che riesce a far sorridere Daniel è Sara, con cui l’uomo scambia messaggi e foto sul cellulare. Un giorno però, all’improvviso, la donna smette di rispondere al telefono e sparisce. Daniel decide quindi di mettersi in macchina e di partire verso Nord, mollando tutto, anche suo padre, e di andarla a cercare, a tremila chilometri di distanza. Ed è lì che il regista sembra voler far cominciare davvero il film, posizionando i titoli di testa dopo circa mezz’ora di visione. Arrivato a destinazione, Daniel tappezza la cittadina dove vive Sara di poster con la sua foto, sperando che qualcuno la riconosca e gli indichi dove trovarla. Un uomo in effetti lo chiama e gli dice di sapere dove si trova la ragazza, ma senza aggiungere molto altro.

A metà film, cambia la prospettiva, in tutti i sensi. Vediamo chi è veramente Sara ed entriamo nel suo quotidiano, nella sua doppia vita. Nel frattempo, Daniel ha rintracciato al telefono la sua amata e, sempre più insistente, chiede di incontrarla. Sara non può più sottrarsi.

Deserto particular è la storia di un incontro inaspettato, che rimette in discussione le certezze di un uomo, provocandogli delusione, rabbia, fino a scatenare la sua aggressività, per poi gradualmente riconnetterlo con se stesso e con i propri sentimenti. È la storia di un incantesimo che si rompe, di una relazione impossibile che vede due anime sospese tra l’amore e l’odio, ed è l’incontro tra due mondi distinti: il Sud del Brasile, freddo e conservatore, e il Nord, più soleggiato e progressista. Il tutto è trattato con grande delicatezza ed è sorretto dagli intensi interpreti (al fianco di Antonio Sabola c’è Pedro Fasanaro), per un film intonato che interroga sul concetto di libertà personale e sul peso delle proprie gabbie mentali.

Deserto particular è prodotto dalla brasiliana Grafo Audiovisual, in coproduzione con la portoghese Fado Filmes. Le vendite estere sono affidate a Intramovies.

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