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LONDRA 2021

Recensione: Encounter

di 

- Dopo Beast, suo film d'esordio vincitore di un BAFTA, il regista britannico Michael Pearce realizza un teso film di fantascienza ambientato negli Stati Uniti, con protagonista Riz Ahmed

Recensione: Encounter
Riz Ahmed in Encounter

Questo è un film sull'America, ideato da un regista di Jersey, la più grande delle Isole della Manica. In effetti, il film precedente del regista di Encounter [+leggi anche:
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- è forse il più noto tra quelli ambientati in quel luogo, recentemente coinvolto in una disputa sui diritti di pesca post-Brexit. Ma con l'influenza globale dell'America e il soft power più vasto che mai, non è certo il primo regista straniero spinto a dire qualcosa di autorevole e convincente al riguardo: in questo caso, affrontando numerose questioni dell'era Trump attraverso una struttura propulsiva e semi-fantascientifica. È girato magnificamente nel deserto arido del Nevada, sempre con l'attore protagonista britannico-pakistano Riz Ahmed come nervoso punto focale (e il suo accento americano, proprio come in Sound of Metal e Nightcrawler, è eccezionale). Il film è stato presentato in anteprima nel Regno Unito la scorsa settimana al BFI London Film Festival, dopo essere stato presentato al Telluride e al TIFF.

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Il film è stato annunciato per la prima volta con il titolo Invasion nel 2018, subito dopo il BAFTA Award per il debutto di Pearce – abbastanza perché un certo evento catastrofico globale intervenisse sulla storia, al momento delle riprese nell'autunno dello scorso anno. Il primo atto di Encounter è la minaccia di una malattia virale proveniente da una fonte extraterrestre: le spore di una meteora iniziano a infettare gli ospiti umani e il personaggio di Ahmed, Malik, un ex marine congedato con disonore, è l'unico consapevole del pericolo, mentre le autorità federali se la ridono. Ma dato che è pieno di problemi di salute incluso il disturbo da stress post-traumatico, qualcuno gli crederà?

Malik fugge dalla sorveglianza del suo agente di custodia in Oregon e porta via i suoi due precoci e adorabili figli, Jay (Lucian-River Chauhan) e Bobby (Aditya Geddada), dalla residenza della sua ex moglie benestante. Puntano verso sud lungo le autostrade interstatali americane, con un obiettivo finale non chiaro, e qui iniziano a emergere difetti nella sceneggiatura di Pearce e del co-sceneggiatore Joe Barton, sebbene la direzione del primo sia sempre nitida e imprevedibile. E anche divertente, con Ahmed che tenta carismaticamente il ruolo di papà di riserva divorziato un po’ mascalzone, e poi si lancia in un furtivo faccia a faccia armato contro uno zombi, di quel tipo con un esoscheletro simile a un gambero che emerge da una bocca umana.

Encounter è un'opera i cui discutibili difetti e i contorni strani e disordinati possono essere spiegati e giustificati, in parte perché approfondisce alcune delle preoccupazioni personali di Beast (il padre di Pearce era nell'esercito e anche il personaggio di Jessie Buckley in quel film covava un rapporto problematico con la realtà). Facendo riferimento alla polizia americana, alle fake news e al movimento cospirativo "Q", è attento allo spirito del tempo, ma non si sforza mai troppo per essere veramente attuale. Fin dall'inizio, sentiamo una somiglianza invadente con altra fantascienza moderna ed elevata - Arrival, Midnight Special e simili - ma poi si stabilizza in una meditazione più terrena sul fatto che i fini (il barlume di speranza per un ritorno alla sicurezza) giustifichino i mezzi (le azioni impulsive e pericolose di Malik). E questa è la domanda più americana che puoi ottenere dai due britannici Pearce e Barton, che sbirciano dall'altra parte dell'Atlantico. Se si allontana anche distrattamente dall'impostazione iniziale del bio-horror, è perché si inscrive in una distesa di idee larga quanto un deserto, piuttosto che indietreggiare in un angolo.

Encounter è una coproduzione anglo-americana di Dimitri Doganis e Piers Vellacott per RAW, e Derrin Schlesinger. Le altre società di produzione coinvolte sono Amazon Studios, Automatik Entertainment, Big Indie Pictures e Film4.

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(Tradotto dall'inglese)

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