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PRODUZIONE Belgio

Verso un accordo con la Spagna

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- A Valladolid si sono incontrati i rappresentanti delle società dei due paesi per una partnership nella coproduzione. Molte divergenze, ma non manca la determinazione per collaborare

Si è concluso l'Incontro dei produttori di Belgio e Spagna organizzato nell'ambito della 48ma Settimana Internazionale del Cinema di Valladolid, che quest'anno ha accolto il Belgio in qualità di ospite d'onore. L'iniziativa ha suscitato grande interesse e coinvolto non solamente i produttori, intervenuti per presentare i propri progetti, ma anche le istituzioni del settore.
Come per altri accordi di coproduzione siglati già con altri paesi, questo incontro ha permesso ai rappresentanti dei tre territori coinvolti, Fiandre, Belgio-Vallonia e Spagna di esporre le diverse forme di finanziamento esistenti: Frédéric Wauters (CGRI),Thierry Vandersanden (Communauté française de Belgique), Philippe Reynaert (Wallimage), Paul Vandevelde (Communauté flamande), Christian Deschutter (VAF), Pilar Torre (ICAA) e Pancho Casal (FAPAE).

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Sono così stati scelti una ventina di produttori belgi e spagnoli, selezionati secondo le loro affinità, che hanno in seguito presentato i propri progetti e le aspettative per poi valutare insieme le reali possibilità di lavoro comune.
A rappresentare il Belgio c'erano quindi
Cobra Films, Need Production, Entre Chien et Loup, Saga Film, Man's Film productions, Walking the Dog, YC Aligator Film, SOIL, Fobic Films et Wajnbrosse Productions.

Ma la situazione emersa dagli incontri non si è dimostrata certo facile, soprattutto per i punti di interesse totalmente divergente dei due Paesi. Se da una parte il Belgio ha fama di produrre cinema d'autore, la Spagna invece punta ad attendere al suo impegno commerciale, secondo le direttive del proprio sistema di finanziamenti. E se il Belgio riconosce come valida la firma al trattato delle sue Comunità, la Spagna non autorizza la firma di accordi con le regioni. Si può però prevedere un'intesa con gli Istituti di Cinema. In quest'ottica sono state raggiunte alcune conclusioni, come per esempio la necessità di incontri ad hoc tra i professionisti e le Amministrazioni cinematografiche belghe e spagnole, nella comune intenzione di pianificare delle coproduzioni. A partire dal testo proposto dall'ICAA e in particolare dal Memorandum delle Relazioni Cinematografiche, le autorità delle due comunità belghe consulteranno le associazioni di professionisti e studieranno la realizzazione di un accordo con l'ICAA, che da parte sua effettuerà le analisi necessarie, con una previsione di una firma definitiva entro la fine del prossimo anno.

Un altro problema affrontato è stato quello della nazionalità dei film. Considerando la frequente partecipazione minoritaria in numerose coproduzioni, il Belgio riconosce un film come belga dal momento che una parte coinvolta nella produzione è belga. L'ampiezza della propria cinematografia nazionale, impone invece alla Spagna regole ben più complesse per riuscire ad ottenere la nazionalità spagnola di un film e dunque ricevere il finanziamento calcolato sugli incassi lordi ottenuti nelle sale. "Una coproduzione minoritaria senza uno dei grandi distributori spagnoli sarebbe follia" ha sottolineato Pancho Casal, vice-presidente dell'associazione dei produttori spagnoli. Elemento interessante per i coproduttori spagnoli potrebbe essere il tax-shelter adottato in Belgio, sebbene quest'ultimo autorizzato da tempo non sia ancora stato applicato.
Accordo più realistico tra i due paesi sarebbe quello che si basa su un rapporto percentuale del tipo 90-10: ma ad oggi la coproduzione belga è ferma al 20 per cento, tanto che non è stato ancora ratificato l'accordo con Strasburgo al 10 per cento.
Malgrado le difficoltà apparenti le istituzioni belghe e spagnole hanno sottolineato l'evidente interesse dei professionisti dei due Paesi ad una concreta progettualità, e continuano a cercare delle formule di collaborazione per poter lavorare insieme e produrre film che possano ottenere le due nazionalità e raggiungere un pubblico più vasto.
Un'ulteriore proposta ampiamente discussa è stata quella dello sviluppo delle regioni. Nell'ambito di un futuro coordinamento europeo dei fondi regionali, previsto per il febbraio 2004, Philippe Reynaert, direttore del fondo vallone per il cinema, Wallimage, ha invitato i fondi regionali spagnoli ad una più stretta collaborazione.

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(Tradotto dal francese)

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