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IFFR 2022 Concorso Tiger

Recensione: Excess Will Save Us

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- Il lungometraggio semi-documentario di Morgane Dziurla-Petit è un triste biglietto di auguri di San Valentino per la sua famiglia difficile e la sua città natale di Villereau, nel nord della Francia

Recensione: Excess Will Save Us

Una delle frasi più citate, e ancora attuale, sull'arte del cinema la dobbiamo al vecchio agitatore Jean-Luc Godard: “Le carrellate sono una questione morale”. Nel documentario personale o in prima persona, come può essere classificato questo film, le trappole etiche fanno parte del gioco. Il solo fatto di accendere la telecamera e puntarla sui protagonisti del film può sollevare domande scomode sulla privacy, l'accesso all’intimità e la manipolazione.

Non c'è dubbio che la famiglia al centro del primo lungometraggio di Morgane Dziurla-Petit, Excess Will Save Us [+leggi anche:
trailer
intervista: Morgane Dziurla-Petit
scheda film
]
, abbia dato il suo consenso ad essere filmata, ma ciò non toglie la natura sorprendente e inconsapevole di ciò che spesso vediamo. Dziurla-Petit scava nella propria vita, così come nei sentimenti contrastanti sulla propria educazione, che vengono evidenziati con assoluta chiarezza, per non parlare dei giocosi inserti di fiction, che usa per amplificare ciò che considera la sua verità. Il film, adattamento del suo popolare cortometraggio del 2019, ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria nel concorso Tiger all'IFFR (leggi la news).

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Il suo titolo sembra quasi anticipare le critiche al film: c'è una deliberata mancanza di concentrazione, oltre a numerose idee sviluppate in modo non uniforme, sebbene questo "eccesso" sia sicuramente intenzionale. Con un ritmo di montaggio veloce e non convenzionale, Dziurla-Petit ci presenta la sua famiglia allargata, che gestisce una fattoria a Villereau, nel dipartimento Nord della Francia (il tipo di posto dove ci sono più bovini che persone, come vediamo nel film). Incontriamo l'intero clan familiare: dalla cugina adolescente Faustine (la cui vera identità fa parte dei trucchi metafiction del film) – una sorta di surrogato della stessa regista, con il suo desiderio di lasciare questo posto triste e vedere il mondo, e la sua passione per la piattaforma quasi cinematografica TikTok – a suo padre Patrick, al suo eccentrico fratello maggiore Bernard e al suo introverso fratellino Fabrice (il cui nome suona un po' come "fabbricato" in inglese... giusto un indizio). Strutturate in capitoli con titoli semplici come "L’attentato" e "Questioni familiari", le vignette spaziano da osservazioni ironiche della vita locale (il film si apre con un falso allarme di attacco terroristico che assume dimensioni comiche) a passaggi più espositivi, che riflettono sulla storia familiare, con un livello di compressione che ricorda quei pasti completi racchiusi in una pillola.

L'obiettivo della regista è tutt'altro che chiaro, ma i documentari di Agnès Varda offrono un chiaro precedente alle ambizioni di Dziurla-Petit. Ci sono numerose inquadrature che evocano l'estetica di Varda, come quando vediamo uno degli zii in piedi con nonchalance davanti a dozzine di balle di fieno, il tutto ripreso in ultra grandangolo. Inoltre, c'è un altro segmento meta-cinematografico, in cui assistiamo alla vivace première del corto omonimo del 2019 a Clermont-Ferrand, con un esilarante Patrick che afferma di essere "famoso", mentre posa per i selfie con altri ospiti.

L'accesso e la vicinanza che ci concede il film sono stimolanti, ma il messaggio generale e la tesi dell'opera sono più confusi. C'è un frammento che si occupa della pandemia, che esamina lo scetticismo sul COVID e la reazione al lockdown, e assomiglia a un reportage della tv generalista, piuttosto che a un pezzo specifico sulla sua famiglia. Ma questa strana struttura ha anche un alibi: se passassimo davvero un fine settimana alla fattoria Petit, tutto ciò che otterremmo sarebbe uno scorcio parziale, suggestivo ma altamente rivelatore, proprio come qui.

Excess Will Save Us è una produzione svedese, guidata da Fredrik Lange di Vilda Bomben Film.

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(Tradotto dall'inglese)

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