email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

GÖTEBORG 2022

Recensione: Man and Dog

di 

- Il primo lungometraggio di Ştefan Constantinescu esplora l'alienazione di coloro che lavorano all'estero

Recensione: Man and Dog
Bogdan Dumitrache in Man and Dog

Proprio quando sembrerebbe giunta l'ora che il cinema rumeno ponga un argine al suo profluvio di drammi minimalisti incentrati su uomini di mezza età in crisi, ecco che arriva il coinvolgente e rilevante lungometraggio d'esordio Man and Dog [+leggi anche:
trailer
intervista: Ştefan Constantinescu
scheda film
]
del regista rumeno Ştefan Constantinescu, presentato in anteprima mondiale al Göteborg Film Festival. Il film è incentrato su un uomo di 40 anni che torna inaspettatamente dalla Svezia nella sua città natale, Constanţa, con il sospetto che sua moglie abbia una relazione.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

A seconda della propria visione della mascolinità tossica, Doru, il protagonista interpretato da Bogdan Dumitrache, potrebbe non risultare affatto simpatico. Quando riceve un sms anonimo che lo avverte che la moglie Nicoleta (Ofelia Popii) lo tradisce, torna dalla Svezia in Romania, proprio mentre la pandemia sta gettando l'intero pianeta nel caos. Quello che vediamo è un uomo in profonda crisi, alla disperata ricerca di certezze, tanto da essere disposto a frugare e persino a sacrificare vecchie relazioni pur di ottenere le sue risposte.

Certo, le azioni di Doru non lo rendono simpatico al pubblico (anche se è quasi sempre accompagnato da Amza, probabilmente il cane più adorabile mai visto in un film rumeno), ma la sceneggiatura scritta da Andrei Epure, Constantinescu e Jörgen Andersson (che è anche uno dei coproduttori del film) aggiunge uno strato dopo l'altro alla narrazione e in qualche modo Man and Dog diventa una storia molto più grande di quella di un uomo geloso.

Constantinescu, che come il suo protagonista alterna periodi in Romania e in Svezia, dà voce a tutti quegli uomini e quelle donne rumeni che sono stati spinti dalle avversità a lasciare le loro famiglie e a lavorare all'estero, il più delle volte in condizioni non ideali. Doru si vede come un uomo che ha affrontato mille difficoltà per essere presente per la sua famiglia, almeno dal punto di vista finanziario se non personale. Si sente in diritto di pretendere qualcosa in cambio, cioè la certezza. La certezza di aver fatto bene alla sua famiglia, che il suo sacrificio non è stato vano. E quando i suoi sospetti sulla fedeltà di Nicoleta fanno vacillare questa certezza, impazzisce.

Man and Dog esplora in modo molto convincente una certa mentalità, un tipo di alienazione e le domande ineludibili che una crisi di mezza età pone a tutti. Nel caso di Doru, questi interrogativi si addentrano nelle decisioni più importanti della sua vita: sposare Nicoleta e sradicare la sua intera esistenza per andare a lavorare in Svezia. E al di sopra di queste domande, ce n'è una più grande: e se tutto fosse stato vano? Se non fosse stato colui che provvede alla famiglia, ma soltanto un peso?

Dopo un decennio di ritratti di uomini le cui vite sono sconvolte da un evento al di fuori del loro potere (in particolare in Pororoca [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Constantin Popescu
scheda film
]
di Constantin Popescu, che gli è valso la Conchiglia d'argento a San Sebastian nel 2017), Dumitrache ha affinato il suo mestiere alla perfezione per interpretare Doru, un uomo la cui disperazione repressa presto esploderà e, quando la polvere si depositerà, diventerà un simbolo per milioni di europei dell'Est visti come forza lavoro a basso costo nel loro paese d'adozione e come semplici visitatori, come quelli che se ne sono andati, nel loro paese natale. È qui che Doru diventa interessante e conquista i nostri cuori.

Man and Dog è prodotto da microFILM (Romania) ed è coprodotto da Klas Film (Bulgaria), Doppelganger (Svezia) e Pandora Filmproduktion (Germania).

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy