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BERLINALE 2022 Generation

Recensione: Allons enfants

di 

- BERLINALE 2022: Immersione totale nella sezione hip-hop di un liceo parigino per Thierry Demaizière e Alban Teurlai, un viaggio iniziatico per superare le barriere sociali

Recensione: Allons enfants

"Avvicinatevi! Chiudete il cerchio". È nel cuore di un'esperienza educativa molto singolare, traboccante di gioiosa energia, delle incertezze dei sogni adolescenziali e del desiderio di superare se stessi e i confini sociali, che ci proiettano i documentaristi Thierry Demaizière e Alban Teurlai con il loro nuovo film, Allons enfants [+leggi anche:
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intervista: Thierry Demaizière et Alba…
scheda film
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, presentato in apertura del programma Generation 14plus della 72ma Berlinale. Perché al di là dell’allegro spettacolo di una passione per la danza soddisfatta in tutte le sue dimensioni di perfezionismo e pratica sportiva di alto livello, immergersi per un intero anno scolastico nella sezione hip-hop del Lycée Turgot, a Parigi, è anche e soprattutto alzare il velo su una gioventù francese diversa e molto affascinante, a cui viene offerta la possibilità di liberarsi dal determinismo sociale che divide i quartieri della classe operaia dagli ambienti più privilegiati.

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Questa porta semiaperta sul futuro per dei giovani spesso classificati come "casi sociali" e "feccia" non è ovviamente facile da schiudere. Bisogna superare i cattivi karma familiari, le lacune culturali e rimanere a galla a livello scolastico (niente di tutto ciò sarebbe possibile senza l'eccezionale supporto, al contempo morbido e fermo, dell'insegnante di danza David Bérillon e del preside del liceo, M. Barrand). Ma questa iniziazione a un nuovo mondo irradia livelli così alti di solidarietà di gruppo da offrire una rara possibilità di metamorfosi, la cui vitalità è stata catturata perfettamente dai due registi.

L'hip-hop è la magia del movimento, le coreografie molto personali, la fluidità e il senso del tempo, ma soprattutto la "battle", il faccia a faccia, e anche la squadra, la "crew". Dopo le lezioni (di francese, su Germinal di Zola), i nostri 50 apprendisti del Turgot, dal secondo all'ultimo anno, si ritrovano in palestra dove si preparano per le qualificazioni ai campionati francesi, imparano ad ascoltare il proprio corpo, a respirare meglio, a sondare i propri punti di forza e di debolezza, a migliorare gli assoli o le figure d'insieme, a esorcizzare la loro violenza e i loro dubbi attraverso la danza. Il film è incentrato su otto di loro: Charlotte, la sopravvissuta africana adottiva, Erwan e la sua infanzia con la madre bipolare e alcolizzata, Michelle l'ultra timida, Nathanaël il disinvolto, Ketsia la turista, Maxime l’allampanata, Melissa la vendicativa e Aniss il finto "bad boy". Attraverso le loro confidenze alla macchina da presa o le loro fugaci discussioni negli spogliatoi, nei corridoi, nel cortile della ricreazione, sono tanti micro-ritratti accurati e toccanti quelli che emergono, ma anche il riflesso molto più ampio della gioventù francese contemporanea (e le sue percezioni delle classi sociali, delle razze, dei generi, del denaro, del futuro, ecc.).

Frutto di un montaggio molto ben bilanciato tra l'emozionante componente hip-hop (allenamento, gare, spettacoli e ammalianti sessioni libere nel seminterrato, nella vasca di una piscina dismessa), gli aspetti accademici (incontri trimestrali individuali di valutazione e discussione con i professori) e una moltitudine di piccoli momenti condivisi tra studenti, Allons enfants non nasconde la dura realtà dei successi e dei fallimenti. Un'autenticità che non fa che accrescere il valore dell'”esperimento Turgot” e il suo successo globale, e che mostra tutte le virtù di un ambiente scolastico benevolo e socialmente misto, come una ventata di ottimismo per il futuro della Repubblica.

Prodotto da Falabraks e Tohubohu, Allons enfants è venduto nel mondo da Le Pacte.

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(Tradotto dal francese)

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