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BERLINALE 2022 Panorama

Recensione: Cinco lobitos

di 

- La regista esordiente nel lungometraggio Alauda Ruiz de Azúa approfondisce le relazioni madre-figlia con un film intimo interpretato da Laia Costa e Susi Sánchez

Recensione: Cinco lobitos
Susi Sánchez e Laia Costa in Cinco lobitos

Il tema della maternità è attualmente molto in voga nel mondo culturale e mediatico: se ne occupano canzoni e film; basti citare, tra gli altri, Madres paralelas [+leggi anche:
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di Pedro Almodóvar (regista sempre interessato a questa materia, come dimostra il suo precedente Tutto su mia madre), e La figlia oscura [+leggi anche:
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di Maggie Gyllenhaal, con la sempre efficace Olivia Colman nel ruolo di protagonista. A questa tendenza, o forse per caso, si aggiunge Cinco lobitos [+leggi anche:
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intervista: Alauda Ruiz de Azúa
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, il primo lungometraggio di Alauda Ruiz de Azúa, presentato nella sezione Panorama della 72ma edizione del Festival di Berlino e in corsa per il premio GWFF come miglior opera prima.

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Fin dal titolo, la regista basca ci ricorda che, così come una ninna nanna si trasmette di generazione in generazione (quella del titolo originale spagnolo è particularmente famosa), si trasmette anche un modo di essere e di agire. Per questo, dopo che buona parte della vita è trascorsa, quando i ruoli si invertono e dobbiamo prenderci cura dei nostri anziani, ognuno si rende conto di quanto sia difficile e faticoso tale lavoro: in quei momenti, il nostro punto di vista precedente e personale da cui osservare – e giudicare – i nostri genitori viene capovolto completamente e definitivamente. Di tutto questo, e di quelle donne che hanno dedicato – e sacrificato – la propria vita per servire gli altri, mettendo la propria esistenza in secondo piano (come ha ritratto anche David Martín de los Santos in La vida era eso [+leggi anche:
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) parla Cinco lobitos.

Senza nascondere la sua grande ammirazione per i maestri giapponesi Ozu e Kore-eda, Ruiz de Azúa introduce – come loro – la sua telecamera nella vita quotidiana e domestica, e senza fanfare narrative ma con grande delicatezza, ispeziona i rapporti e le tensioni di due coppie/famiglie, di generazioni diverse: mentre alcune sensazioni ed emozioni vengono gridate, altre vengono sussurrate e la maggior parte vengono intuite.

Perché quando, per qualsiasi motivo, torniamo alla casa di famiglia, dove abbiamo trascorso la nostra infanzia e per alcuni aspetti il ​​tempo sembra congelato, constatiamo che lì continuano a regnare vecchie strutture, tensioni radicate e ruoli inamovibili. Lo testimoniano anche i protagonisti di questa piccola grande storia, altamente empatica, interpretati da Laia Costa, Susi Sánchez e Ramón Barea: questi ultimi due interpreti incarnano personaggi che nascondono segreti e bugie che prima o poi finiscono per venire alla luce.

Cinco lobitos è uno dei progetti che ha partecipato alla seconda edizione della Incubadora della ECAM. È una coproduzione di Encanta Films, Sayaka Producciones e Buena Pinta Media. Latido Films si occupa delle vendite internazionali, e Bteam Pictures distribuirà il film nelle sale spagnole il prossimo 20 maggio.

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(Tradotto dallo spagnolo)


Photogallery 11/02/2022: Berlinale 2022 - Cinco lobitos

11 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Susi Sánchez, Laia Costa, Alauda Ruiz de Azúa
© 2022 Dario Caruso for Cineuropa - dario-caruso.fr, @studio.photo.dar, Dario Caruso

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