06/04/2022 - Giulia Louise Steigerwalt debutta dietro la macchina da presa con una commedia corale fresca, ben scritta e con un cast di attori in perfetta sintonia con i loro ruoli

La ricerca della felicità, di rapporti umani autentici e di nuovi inizi, che sia a 15, 40 o 60 anni, è il filo rosso che unisce le tre storie raccontate in Settembre [+leggi anche:
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scheda film]), presentato in anteprima mondiale fuori concorso al 13° Bif&st di Bari. Una commedia corale fresca, ben scritta e con un cast di attori in perfetta sintonia con i loro ruoli, che unisce le emozioni e la dolente ironia della commedia all’italiana a una rigorosa architettura narrativa all’americana (Steigerwalt ha studiato sceneggiatura alla UCLA di Los Angeles e ammette di amare le commedie indie statunitensi), in un mix di leggerezza e malinconia sempre ben calibrato.

Settembre è il mese della ripartenza, e Maria, Francesca e Guglielmo hanno bisogno di sentirsi (o risentirsi) vivi, ciascuno a suo modo. Maria (Margherita Rebeggiani) è un’adolescente riservata, il ragazzo che le piace le ha appena proposto di andare a letto con lui. Lei accetta, ma non sa bene da dove cominciare. Così, il suo compagno di scuola Sergio (Luca Nozzoli) si propone di darle qualche lezione di sesso, e tra i due nasce un’amicizia speciale. La madre di Sergio, Francesca (Barbara Ronchi), scopre di avere un problema di salute, ma non ritiene opportuno informare suo marito Alberto (Andrea Sartoretti), per il quale lei è pressoché invisibile, ormai da tempo. Francesca trova conforto nella sua migliore amica Debora (Thony), ma presto la loro relazione si trasforma in qualcosa di nuovo e inaspettato. Il medico di Francesca, Guglielmo (Fabrizio Bentivoglio), vive una sorta di apatia post-divorzio e l’unica persona che ha piacere a frequentare, la notte, è la giovane prostituta Ana (la croata Tesa Litvan), che a sua volta si sta innamorando di un suo coetaneo, il dolce panettiere Matteo (Enrico Borello); la capacità della ragazza di sognare, nonostante tutto, risveglia Guglielmo dal suo torpore e lo spingerà a cambiare passo.

È con una scrittura che entra nel cuore dei personaggi (per la sceneggiatura, Steigerwalt si è ispirata a racconti veri di persone a lei vicine, raccolti nel tempo) e con una regia che si avvicina ai volti, mostrandone anche i difetti (la fotografia è di Vladan Radovic; tra i suoi tanti lavori Il traditore [+leggi anche:
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scheda film]), che la neo regista intreccia queste storie che si sfiorano appena tra di loro. Storie che regalano, tramite dialoghi autentici e interpretazioni sottili, anche qualche gustoso sorriso. Una menzione speciale va all’accoppiata Barbara Ronchi-Thony, che brillano ad ogni loro apparizione, e alla giovane Tesa Litvan, un capolavoro di spontaneità e simpatia. Una bella sorpresa questo debutto di Steigerwalt, molto garbato e personale, lieve ma profondo, espressivamente libero; uno di quei film che si consiglia agli amici di vedere se si ha voglia di trascorrere due ore piacevoli, e che ti fanno venire la curiosità di seguire i prossimi passi dell’autrice.

Settembre è prodotto da Matteo Rovere per Groenlandia con Rai Cinema. Il film uscirà nelle sale il 5 maggio con 01 Distribution.