email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VISIONS DU RÉEL 2022 Concorso Burning Lights

Recensione: Kapr Code

di 

- Il documentario di Lucie Králová sul compositore ceco Jan Kapr è un'opera compiuta e sfaccettata che a volte pecca di eccessiva ambizione

Recensione: Kapr Code

Il nuovo film della sceneggiatrice e regista ceca Lucie Králová, Kapr Code [+leggi anche:
trailer
intervista: Lucie Králová
scheda film
]
, presentato in anteprima mondiale nella sezione Burning Lights di Visions du Réel, è la sua opera più ambiziosa fino ad oggi. È un lavoro a più livelli che interesserà i festival incentrati su documentari sperimentali, storia sociale e argomenti legati alla musica, nonché per il pubblico locale. Tuttavia, il film risulta spesso pesante.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Presentato come un’"opera documentaria", il film racconta la vita del famoso e controverso compositore ceco Jan Kapr. Basato su materiale d'archivio, tra cui lettere, foto, rapporti dei servizi segreti e filmati amatoriali in Super 8 di Kapr stesso, il film si compone di otto atti, un intervallo e un finale. Il libretto è stato scritto dall'energico Jiří Adámek, che ha un ruolo di primo piano insieme al direttore del coro Petr Fiala e 17 membri del Coro Filarmonico Ceco di Brno.

La storia della vita di Kapr è raccontata in ordine cronologico, e il coro la canta letteralmente nello stile della “New Opera”, con musiche composte da Petra Šuško. I segmenti del coro che prova e si esibisce contrastano e allo stesso tempo completano gli home video monocromatici spesso sfocati con il loro caratteristico frame rate: nelle riprese con telecamera fissa, sono tutti vestiti di nero e lavorano all'interno dello studio che è di un bianco abbagliante. Spesso sono in piedi, seduti o addirittura sdraiati in motivi geometrici, riflettendo le successive composizioni moderniste di Kapr, per le quali impiegava un metodo "crittografico" ed elementi elettroacustici.

Questo aspetto decisamente formalistico è una delle cose che evidenzia l'approccio emotivo distanziato alla storia della vita del compositore. Gran parte del libretto è associativo e onomatopeico, un esempio è la ripetizione di "“ryby a raků” ("pesce e aragoste" - Kapr significa carpa in ceco), che è visivamente accompagnata da filmati del compositore che nuota in un lago.

Nato nel 1914 (sotto il segno dei Pesci), Kapr era un atleta entusiasta, ma un infortunio gli danneggiò le gambe, quindi lo si vede principalmente seduto o camminare con un bastone. Era ancora più appassionato di comunismo e ricevette il Premio Stalin nel 1951, dopo aver composto brani sublimi come la cantata "In the Soviet Land", affermandolo come il compositore di Stato per eccellenza. Il racconto della sua vita personale scorre in parallelo: la prima moglie e i due figli, l'amicizia con il musicista swing R.A. Dvorský, che riuscì a far uscire di prigione, e con il cantante lirico dissidente Pavel Ludikar, che probabilmente fu il motivo per cui i servizi segreti si misero sulle sue tracce. Dopo aver protestato contro l'invasione della Cecoslovacchia nel 1968 in una lettera aperta a Shostakovich, fu inserito nella lista nera e la sua musica bandita.

Molto tempo prima, Kapr ebbe una seconda moglie, Lubiška, e una figlia di nome Magdalena, che è l'unica persona brevemente intervistata nel film. Non sapeva nulla del fratellastro Miloš, che finì in un istituto psichiatrico. È implicito che Kapr lo abbia semplicemente lasciato lì, e gli home video, accompagnati da informazioni su quanti minuti sono stati dedicati a ciascuna persona, sono quanto di più vicino al suo mondo interiore il film riesce ad arrivare: Lubiška ne ha 112, Magdalena 152 e Miloš solo sei minuti.

Al contrario, la storia socio-politica del compositore è convincente e dettagliata, e il risultato finale è un'opera compiuta che lotta sotto il peso della sua ambizione. Mancando un coinvolgimento emotivo, può essere faticoso assistere a 90 minuti di musica d'avanguardia.

Kapr Code è una coproduzione tra le compagnie ceche DOCUfilm Praha e Mindset Pictures e la slovacca VIRUSfilm, con la partecipazione di Czech Television e della praghese MagicLab. Lightdox detiene i diritti internazionali.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy