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FESTIVAL / PREMI Italia / Irlanda

L’Irish Film Festa di Roma annuncia i suoi vincitori e chiude con una rassegna di quattro giorni sul nuovo cinema irlandese di genere

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- Tra i titoli premiati quest’anno figurano i cortometraggi An Irish Goodbye di Tom Berkeley e Ross White e The Bridge di Mark Smyth

L’Irish Film Festa di Roma annuncia i suoi vincitori e chiude con una rassegna di quattro giorni sul nuovo cinema irlandese di genere
I registi Tom Berkeley e Ross White, sul palco con Susanna Pellis alla cerimonia di chiusura dell'Irish Film Festa (© Paolo D'Intino)

Si è chiusa ieri 24 luglio l’Irish Film Festa di Roma, appuntamento annuale dedicato al cinema irlandese diretto da Susanna Pellis. L’edizione di quest’anno si è svolta in due parti. La prima ha avuto luogo tra il 21 e il 22 maggio, con alcune proiezioni presso la Casa del Cinema e la sezione cortometraggi del festival resa disponibile in streaming fino al 25 maggio; la seconda, invece, tra il 20 e il 24 luglio, con una una programmazione più ampia e la premiazione dei vincitori.

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In particolare, la programmazione serale di luglio ha offerto una panoramica sul nuovo cinema irlandese di genere, spaziando dal thriller alla commedia nera, dal dramma con sfumature distopiche all’horror declinato in chiave comica.

Tra i titoli proiettati figurano Wolf di Nathalie Biancheri, Breaking Out di Michael McCormack, Nightride [+leggi anche:
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di Stephen Fingleton, Boys From County Hell [+leggi anche:
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di Chris Baugh e Redemption of a Rogue [+leggi anche:
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di Philip Doherty.

Una giuria professionale, composta dal giornalista di Cineuropa Davide Abbatescianni, l’accademica Ciara Chambers, la giornalista Irene Rosignoli e dal regista Nino Tropiano, ha assegnato i premi di quest’edizione.

Il 21 luglio, sul palco del Teatro all’aperto Ettore Scola Pellis e Abbatescianni hanno consegnato il premio per il miglior cortometraggio drammatico a Tom Berkeley e Ross White, registi di An Irish Goodbye. “Con grande leggerezza e profondità d’animo, An Irish Goodbye affronta il delicato tema della scomparsa di una madre e del riavvicinamento di due fratelli. Le ottime interpretazioni dei due protagonisti impreziosiscono lo storytelling fresco e poetico degli autori,” riporta la motivazione ufficiale.

Memento Mori di Paul O’Flanagan, invece, è stato premiato miglior cortometraggio d’animazione. La giuria ho ha definito “narrato con il rigore di un trattato scientifico” e “sospeso tra scienza e superstizione, tra fattualità e mistero.”

A Nothing to Declare di Garret Daly è andato il premio per il miglior cortometraggio documentario. Secondo la giuria, il film “porta sullo schermo un’incredibile storia vera,” all’interno della quale “non c’è enfasi nell’approccio dell’autore,” ma “solo grande empatia e una straordinaria capacità di raccontare per immagini.”

Infine, il premio del pubblico è stato ricevuto da The Bridge di Mark Smyth. Il film racconta di un uomo costretto a ritornare nel suo villaggio natio nell’Irlanda occidentale in seguito alla morte improvvisa dei suoi genitori.

L’Irish Film Festa è prodotto dall’Associazione Culturale Archimedia ed è realizzato in collaborazione con l’Irish Film Institute e con il sostegno di Culture Ireland e Screen Ireland.

Qui di seguito riportiamo i vincitori dell’edizione di quest’anno:

Miglior cortometraggio drammatico
An Irish Goodbye - Tom Berkeley e Ross White (Irlanda/Regno Unito)

Miglior cortometraggio d’animazione
Memento Mori - Paul O’Flanagan (Irlanda)

Miglior cortometaggio documentario
Nothing to Declare - Garret Daly (Irlanda)

Premio del pubblico
The Bridge - Mark Smyth (Irlanda)

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(Tradotto dall'inglese)

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