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LOCARNO 2022 Piazza Grande

Recensione: Annie Colère

di 

- Il lavoro intimo della regista francese Blandine Lenoir sulla lotta privata per l'approvazione della legge sull'aborto in Francia negli anni Settanta è un'ode alla solidarietà femminile

Recensione: Annie Colère
Laure Calamy in Annie Colère

Prima di essere iscritti nella storia e ottenere così uno status ufficiale, i cambiamenti sociali rivoluzionari hanno lasciato tracce di sangue, sudore e lacrime. Annie Colère [+leggi anche:
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di Blandine Lenoir, che ha ricevuto il premio Variety Piazza Grande al Locarno Film Festival, racconta gli sforzi personali e i sacrifici dei membri di un piccolo ramo dell'organizzazione illegale MLAC (Movimento per la Libertà di Aborto e Contraccezione), che non solo si batteva per la legalizzazione dell'interruzione delle gravidanze indesiderate in Francia, ma organizzava anche aborti sicuri. Alcuni dei diritti che oggi diamo per scontati sono stati raggiunti da individui che hanno dedicato tutta la loro vita alla causa e Annie Colère rende omaggio a quelle eroine sconosciute portandole fuori dall'anonimato.

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L'operaia Annie, felicemente sposata e già madre di due figli, è di nuovo incinta, quindi cerca aiuto presso il MLAC, noto per assistere le donne nella sua situazione. Non solo organizzano un aborto libero, sicuro e quasi indolore, ma le forniscono anche un supporto psicologico lasciando da parte ogni giudizio, avendo loro stesse vissuto un'esperienza del genere. Grata e desiderosa di ricambiare il favore, Annie è inizialmente riluttante ad aiutarle nel loro crescente carico di lavoro, ma presto si ritrova assorbita dalla tenacia disinteressata e dalla gentile sorellanza all'interno del collettivo femminile. Quindi alla fine viene coinvolta pienamente nelle sue attività quotidiane iniziando anche a praticare aborti lei stessa, oltre a partecipare alla battaglia per la legalizzazione dell'aborto in Francia. Nel frattempo, attraversa un processo di emancipazione personale, che la porta a prendere decisioni che le cambiano la vita.

In entrambi i suoi film precedenti, Zouzou [+leggi anche:
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, Lenoir ha riflettuto sulla liberazione femminile dai vincoli sociali. Con Annie Colère, si impegna anche con la storia, facendo rivivere l'atmosfera all'interno di questa fondamentale organizzazione di volontariato, che esisteva solo due anni prima dell'approvazione della legge francese sull'aborto nel 1975. Il film celebra la solidarietà femminile e il sostegno reciproco, il che rende la visione appagante, anche se risulta un po' noioso da seguire, dal momento che la sceneggiatura (co-firmata da Lenoir e Axelle Ropert) sviluppa a malapena il conflitto. Sebbene la trama rifletta lo scontro tra la legge e le reali esigenze delle donne, questo antagonismo rimane in qualche modo esterno a ciò che effettivamente accade sullo schermo. L'unico vero confronto all'interno della narrazione è quello tra Annie e suo marito verso la fine, ma rimane periferico rispetto al filo conduttore dell'azione principale. Il vero obiettivo è la relazione amorevole tra le donne del MLAC, descritta come così incondizionata e senza ombre che sembra tutto troppo bello per essere vero.

Abilmente interpretata dall'esperta attrice Laure Calamy, la rapida metamorfosi di Annie da timida lavoratrice balbuziente e casalinga a donna forte con una visione personale è anche un po' troppo improvvisa e non del tutto credibile – né il trucco che inizia a mettersi quotidianamente e il libro sugli orgasmi che legge, né il suo coinvolgimento come attivista sarebbero in grado di cambiare una personalità così facilmente. Ma il più problematico dei difetti del film è il suo tono eccessivamente edificante. Mentre le protagoniste iniziano a conoscere i propri corpi e bisogni sessuali, l'approccio della regista nei confronti del pubblico sembra pedagogico, il che appare ingenuo e fuori luogo nel contesto di liberazione sessuale dell’epoca. A parte questo, Annie Colère è un film d'epoca ben messo in scena con potenti primi piani in momenti drammatici, che però avrebbe potuto trasmettere il suo messaggio in una durata inferiore alle due ore.

Annie Colère è una coproduzione delle francesi Aurora Films e Local Films; le vendite internazionali sono guidate da Indie Sales.

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(Tradotto dall'inglese)

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