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VENEZIA 2022 Giornate degli Autori

Recensione: Padre Pio

di 

- VENEZIA 2022: Abel Ferrara mette in scena il travaglio interiore del monaco prima di diventare un’icona del cattolicesimo, insieme al travaglio di un popolo che vede negati i propri diritti

Recensione: Padre Pio
Shia Labeouf in Padre Pio

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, ma il santo di Pietrelcina rappresenta solo una delle due facce del nuovo film di Abel Ferrara, presentato in concorso alle 19me Giornate degli Autori della Mostra di Venezia. Approcciandosi alla figura di quello che sarebbe poi diventato un’icona del cattolicesimo, venerato in Italia come un secondo Cristo, il regista americano, residente da molti anni a Roma, intreccia il racconto dei primi giorni del monaco nel convento di San Giovanni Rotondo, in Puglia, con la storica rivolta popolare di quello stesso paese contro i latifondisti oppressori. Quindi da una parte, i tormenti solitari del futuro santo delle stigmate e la sua personale lotta contro il diavolo, e dall’altra, una comunità di contadini in lotta per i propri diritti negati.

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La Prima guerra mondiale è finita da poco, i soldati rientrano a casa, accolti dai loro familiari in lacrime. Ma c’è chi non ce l’ha fatta, e al posto loro, solo una lettera che ne annuncia la morte sul campo di battaglia. Nello stesso momento, Padre Pio (Shia LaBeouf), al secolo Francesco Forgione, entra in convento per cercare Dio, ma è il diavolo a fargli visita per primo, rinfacciando al monaco di essersi sottratto al servizio militare e dandogli del vigliacco. Partono così due storie parallele: all’alba delle prime elezioni libere, a San Giovanni Rotondo si comincia a parlare di socialismo, di abolizione della proprietà privata, di cambiamenti da raggiungere con il consenso delle masse; nel silenzio del convento, invece, Pio prega, si interroga, si dispera, il suo percorso verso la fede è pieno di ostacoli e di visioni terrificanti, quasi horror.

Il movimento delle due linee narrative è inverso: mentre la condizione della povera gente di San Giovanni Rotondo scivola verso il baratro (contadini trattati come schiavi, morti premature per mancanza di assistenza sanitaria, socialisti picchiati selvaggiamente, complice la Chiesa stessa), fino al noto epilogo (le elezioni rubate, la rivolta del popolo, l’uccisione di 13 persone, avvenuta storicamente il 14 ottobre del 1920), Padre Pio si eleva verso il Signore, fino a trovarlo, finalmente, ma al prezzo di atroci sofferenze. Shia LaBeouf, che dopo una vita di eccessi ha annunciato di essersi convertito lui stesso alla religione cattolica grazie a questo ruolo, interpreta il Santo con convinzione e visceralità; tra le scene più forti, quella in cui nega il perdono a un genitore (una sorprendente Asia Argento in abiti maschili) colpevole di avere pensieri scabrosi verso la sua figlioletta e di non mostrare autentico pentimento.

L’ampio spazio dato al dramma storico-sociale potrà deludere chi si aspetta da Ferrara un film più concentrato su Padre Pio e i suoi miracoli; di fatto, lasciamo il monaco alla comparsa della prima stigmata. La comunione, nella sofferenza, tra uomo di Dio e popolo, è la chiave che il regista ha evidentemente scelto per il suo racconto, e in questo senso, non mancano momenti di grande intensità drammatica. Il nutrito cast include, fra gli altri, Marco Leonardi, Luca Lionello, Vincenzo Crea, Brando Pacitto, Roberta Mattei.

Padre Pio è una produzione della tedesca Maze Pictures in coproduzione con l’italiana Interlinea Film e la britannica Rimsky Productions. Le vendite internazionali sono affidate alla società statunitense Capstone Studios.

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Photogallery 02/09/2022: Venezia 2022 - Padre Pio

22 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Abel Ferrara, Alessandro Cremona, Cristina Chiriac, Roberta Mattei, Marco Leonardi, Alessandro Cremona, Ignazio Oliva, Leonardo Daniel Bianchi, Tommaso Ortino, Luca Lionello, Martina Gatti, Maurizio Braucci, Stella Mastrantonio
© 2022 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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