05/09/2022 - VENEZIA 2022: Il primo lungometraggio di finzione di Mihai Mincan esplora le terribili conseguenze della gentilezza

Nikolai Becker in To the North

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scheda film], il regista rumeno Mihai Mincan passa alla fiction con uno dei film più ambiziosi mai realizzati in Romania, ora in gara nel concorso Orizzonti della 79ª Mostra del Cinema di Venezia. Dal punto di vista legale e finanziario, To the North [+leggi anche:
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intervista: Mihai Mincan
scheda film] è effettivamente un film rumeno, ma sembra e si sente apolide come le acque internazionali in cui si svolge l'azione, confinando i personaggi, per lo più filippini e taiwanesi, su una nave in mezzo all'oceano.

Sappiamo fin dall'inizio che il film è basato su eventi reali accaduti nel 1996. Una misteriosa prima scena mostra due uomini alla deriva in mezzo all'oceano, su una zattera improvvisata. Nei loro occhi vediamo sia la disperazione che la rassegnazione, e l'immensità del mare che li circonda può significare solo una cosa: la fine è vicina per loro. In quel preciso momento, la storia passa a Dumitru (Nikolai Becker), un giovane rumeno che sta giocando una partita di calcio con un amico bulgaro (Dimitar Vasilev). La loro conversazione criptica ci dice due cose: vogliono sfondare in America e ci arriveranno come clandestini su una nave da carico. Ciò che non sanno però è che i capitani di queste navi hanno una soluzione piuttosto facile, anche se terribile, per sbarazzarsi dei clandestini.

Con un'impressionante semplicità, la sceneggiatura di Mincan crea una potente dinamica di potere e impotenza, con la vita del povero Dumitru al centro esatto. Ma non è privo di alleati in questo territorio poco accogliente fatto di acciaio e passaggi stretti: Dumitru verrà presto scoperto da Joel (Soliman Cruz), un membro cristiano dell'equipaggio filippino che decide di aiutare il giovane rumeno dopo aver visto una Bibbia nel suo nascondiglio. Qui Mincan crea un intrigante e complesso gioco tra "noi" e "loro", con una vita in bilico. È molto interessante come Dumitru e Joel possano formare un "noi", anche se separati da esperienze di vita molto diverse, mentre gli ufficiali taiwanesi della nave possono trasformarsi in "loro".

L'aspetto più inquietante di To the North è la facilità con cui è possibile comprendere tutti i punti di vista in gioco. Naturalmente, il pubblico farà il tifo per Dumitru, il giovane proveniente da un paese povero e disposto a tutto, anche a morire, pur di trasformare la sua fantasia sull'America in realtà. Il pubblico sarà colpito dalla gentilezza di Joel e dai suoi ideali cristiani, che lo spingono ad aiutare un uomo di cui non sa nulla. Ma se questo gioco tra giusto e sbagliato fosse molto più complesso di quanto si possa pensare?

Sarebbe difficile trovare una storia più universale di quella di To the North. È un racconto sullo status e sul potere. Sì, i personaggi sono rumeni, filippini e taiwanesi, ma potrebbero provenire da qualsiasi luogo. E sì, i personaggi sono su una nave in mezzo all'oceano, ma potrebbero tranquillamente trovarsi in una piccola città o in una metropoli. Alcuni festeggeranno sempre, celebrando il loro status, il successo o un figlio appena nato (come nel caso di To the North), mentre altri si nasconderanno nell'oscurità, con solo i loro sogni a tenerli al sicuro. È una storia vecchia come il mondo, ma Mincan ha trovato un modo nuovo e avvincente per raccontarla.

To the North è stato prodotto da deFilm (Romania) in coproduzione con Remora Films (Francia), Studiobauhaus (Grecia), Screening Emotions (Bulgaria) e Background Films (Repubblica Ceca). Best Friend Forever ne gestisce le vendite internazionali.

(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

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Mihai Mincan, Soliman Cruz, Nikolai Becker, Bartholome Guingona, Olivier Ho Hio Hen, Emmanuel Sto. Domingo, Alexandre Nguyen
© 2022 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it