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VENEZIA 2022 Orizzonti

Venezia presenta la sua ricca selezione di cortometraggi

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- VENEZIA 2022: Mentre il festival si prepara a proiettare i suoi cortometraggi per il pubblico nell'ambito del concorso Orizzonti, presentiamo in anteprima alcuni dei titoli europei selezionati

Venezia presenta la sua ricca selezione di cortometraggi
The Fruit Tree di Isabelle Tollenaere

Anche se la selezione di cortometraggi della Mostra del Cinema di Venezia ha un certo limite rispetto all'offerta di altri festival di primo piano, come Cannes e Berlino, ci sono comunque molte cose interessanti da trovare tra i 12 titoli che saranno proiettati in concorso a Orizzonti. Tra questi cortometraggi, ci sono sette titoli europei che hanno una leggera sfumatura surreale e onirica e che esplorano temi come la mascolinità, la sessualità e in generale il mondo in cui viviamo.

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Da quando il suo cortometraggio Mountain Cat è stato presentato in anteprima a Cannes nel 2020, il nuovo lavoro del regista mongolo Lkhagvadulam Purev-Ochir era molto atteso. Riprendendo alcuni dei temi esplorati nel suo primo film - l'ingenuità percepita della gioventù e il modo in cui le persone possono approfittarne - ma facendoli confluire in una direzione completamente nuova, Snow in September (Mongolia/Francia) è un esame acuto e frammentario della mascolinità. Dopo che il giovane adolescente Davka si trova in una situazione scomoda con una donna più grande, il suo punto di vista sull'intimità e i suoi stessi desideri iniziano a cambiare. Si tratta di un'opera sottile e intelligente che fonde l'imbarazzo della sperimentazione adolescenziale con un'idea acuta di limiti e aspettative.

Nocomodo (Francia) di Lola Halifa-Legrand sembra quasi un'opera di accompagnamento di Snow in September: una giovane ragazza affronta la complessità del mondo degli adulti, imparando a conoscere i limiti e a capire quando dire di no. Se da un lato c'è oscurità, dall'altro c'è anche un certo senso di euforia, perché Halifa-Legrand utilizza uno stile caotico. Satira sorniona sul solipsismo e l'egoismo del mondo degli adulti e al contempo inno al potere di una donna di respingere coloro che vorrebbero approfittarsi di lei, è in ogni caso un'opera potente.

Anche Tria (Italia) di Giulia Grandinetti ha una vena di cupa satira: tre ragazze affrontano la disumanità di una Roma distopica del futuro. Una legge stabilisce che le famiglie di immigrati non possono avere più di tre figli. Così, quando la madre rimane incinta, le tre sorelle sanno che una di loro deve morire per far posto al nuovo arrivato. Giocando con i generi, il film è un'esplorazione avvincente e amara di un mondo adulto in cui tutto è andato storto.

Everything at Once vede il regista norvegese Henrik Dyb Zwart prendere le metafore standard del genere e riformularli attraverso le informazioni dei giorni nostri. Utilizzando molteplici prospettive e punti di vista - spesso nella stessa scena - il corto richiede una grande attenzione. Ma chi si concentra sarà ricompensato, perché si tratta di una corsa spesso esilarante. In un'epoca di informazione più semplificata, Manuale di cinematografia per dilettanti - Vol. I (di Federico Di Corato, Italia) vede filmati d'archivio del 1927-1942 accompagnati dagli appunti e dalle riflessioni di un cineasta dilettante che riflette sul modo "giusto" di fare un film. Quello che all'inizio sembra un esercizio capriccioso si trasforma presto in qualcosa di molto più profondo, poiché il film ci presenta sia un esame dello sguardo e del potere dell'obiettivo cinematografico, sia un'esplorazione di un paese che sta scivolando verso il fascismo.

The Fruit Tree di Isabelle Tollenaere (Belgio/USA) è una bellissima meditazione su come le nostre vite siano spesso determinate dagli spazi in cui viviamo, mentre due donne esplorano la loro nuova casa e riflettono sul luogo in cui vivevano prima. Un'opera sottile e commovente, Con un finale etereo ed emozionante. Altrettanto commovente è Christopher at Sea (di Tom CJ Brown, Regno Unito/USA), una splendida animazione incentrata su un uomo in viaggio verso gli Stati Uniti su una nave da carico. Alternando colori impressionistici e malinconici a immagini sorprendenti, il film è una splendida meditazione sull'isolamento e sul desiderio, sempre avvincente e, in ultima analisi, piena di speranza.

L'elenco completo dei cortometraggi in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia di quest'anno:

Snow in September - Lkhagvadulam Purev-Ochir (Mongolia)
III - Salomé Villeneuve (Canada)
Manuale di cinematografia per dilettanti vol. I - Federico Di Corato (Italia)
The Fruit Tree - Isabelle Tollenaere (Belgio/USA)
Christopher at Sea - Tom CJ Brown (Regno Unito/Francia)
Tria – Del sentimento del tradire - Giulia Grandinetti (Italia)
My Girlfriend - Kawthar Younis (Egitto)
Please Hold the Line - Tan Ce Ding (Malesia)
Everything at Once - Henrik Dyb Zwart (Norvegia)
Nocomodo - Lola Halifa-Legrand (Francia)
Rutubet - Turan Haste (Turchia)
Love Forever - Clare Young (Australia)

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(Tradotto dall'inglese)

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