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VENEZIA 2022 Giornate degli Autori

Recensione: Bentu

di 

- VENEZIA 2022: Salvatore Mereu presenta una storia di una profonda amicizia ma anche ritratto delle ultime vestigia di un arcaico mondo contadino

Recensione: Bentu
Peppeddu Cucco e Giovanni Porcu in Bentu

Marcato dai suoni della natura che si trasformano in vera e propria colonna sonora, Bentu [+leggi anche:
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si nutre di una tradizione neorealista che ha reso il cinema italiano grandioso. Interamente parlato in sardo, l’ultimo film di Salvatore Mereu è liberamente tratto da Il vento e altri racconti dello scrittore e instancabile sostenitore della cultura sarda Antonio Cossu. Fra immagini caravaggesche e profondo realismo, Bentu si prefigge il compito di fotografare ciò che rimane di una civiltà antica che, sprovvista di macchinari, doveva fare i conti con i capricci della natura. L’anziano Raffaele (interpretato da Peppeddu Cucco che da bambino ha recitato in Banditi a Orgosolo di Vittorio De Seta) e il giovane Angelino (Giovanni Porcu), i due protagonisti del film, rappresentano allora le due facce della stessa medaglia, della stessa cultura: una ancorata al passato e al ritmo della natura, l’altra rivolta al futuro, impaziente ed indomabile.

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Più volte selezionato alla Mostra di Venezia (nel 2003 con il suo primo lungometraggio Ballo a tre passi che vinse la Settimana della Critica, nel 2010 con Tajabone nella sezione Controcampo italiano, due anni dopo con Bellas mariposas [+leggi anche:
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nella sezione Orizzonti e infine nel 2020, fuori concorso, con Assandira [+leggi anche:
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), Mereu presenta quest’anno alle Giornate degli Autori un film atipico nato da un progetto creato in collaborazione con il corso di laurea magistrale in Produzione Multimediale dell’Università di Cagliari.

Bentu (vento, in sardo) racconta la storia di Raffaele, un anziano contadino che affronta con cieca determinazione la fatica e gli acciacchi dell’età occupandosi del piccolo mucchio di grano che ha raccolto e che servirà per un anno intero da provvista per lui e la sua famiglia. Al contrario di molti altri contadini che hanno ceduto al richiamo della tecnologia, Raffaele, come molti prima di lui, si affida al vento per liberare il grano dalla paglia che lo ricopre. Il vento però si fa attendere dilatando le sue giornate all’infinito. Solo, nella sua piccola casa in campagna, lontano da tutti, il protagonista del film spera in un miracolo, crede con tutte le sue forze nella sua buona stella, quella che gli porterà infine un soffio di vento.

La sola presenza umana che allieta le sue giornate è il piccolo Angelino. Se la monotonia dell’anziano si colora ogni volta che il bambino appare, quest’ultimo può approfittare della sua esperienza, può ispirarsi ai gesti che gli tramanda, può arricchirsi infine di un sapere sulla natura che va via via scomparendo. Sebbene intrigato da questo sapere ancestrale, ciò che veramente interessa Angelino è però cavalcare l’indomita cavalla dell’anziano, una bramosia che non riesce a contenere malgrado Raffaele rifiuti di lasciargliela cavalcare. Se la pazienza del vecchio contadino pare infinita, quella di Angelino sembra invece esaurirsi in un istante sostituita da un bisogno di libertà impossibile da arginare.

Vero e proprio faccia a faccia fra l’uomo e la natura, Bentu mette a nudo la nostra attuale perdita di contatto con ciò che ci circonda, il nostro dispotico bisogno di posizionarci sempre al centro dell’universo. Lento e animato quasi esclusivamente dai rumori della natura in presa diretta così come dalla misteriosa lingua parlata da Raffaele ed Angelino, Bentu ci obbliga, anche se solo durante il tempo di un film, a fare una pausa dal frastorno della vita.

Bentu è prodotto da Viacolvento in associazione con Antioco Floris - Università di Cagliari Corso di Laurea Magistrale in Produzione Multimediale e coprodotto dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE). Pascale Ramonda si occupa delle vendite all’internazionale.

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Photogallery 07/09/2022: Venezia 2022 - Bentu

17 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Salvatore Mereu, Giovanni Porcu, Francesco Mereu, Giovanni Porcu, Noemi Tronza, Nevina Satta, Francesco Piras, Gianfranca Lai, Stefania Rita Andolfo
© 2022 Dario Caruso for Cineuropa - @studio.photo.dar, Dario Caruso

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