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VENEZIA 2022 Concorso

Recensione: Ritratto di famiglia

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- VENEZIA 2022: Un dramma rimette in discussione l'equilibrio tra due fratelli e una famiglia nel toccante film di Roschdy Zem in cui Sami Bouajila capeggia un cast impeccabile

Recensione: Ritratto di famiglia
Roschdy Zem, Nina Zem, Meriem Serbah, Abel Jafrei e Sami Bouajila in Ritratto di famiglia

"Il problema non è la famiglia, si tratta di guardare e prestare attenzione". Quando un evento traumatico sconvolge un gruppo di fratelli, la durezza della situazione, la confusione, la negazione e le verità brutali che emergono all'improvviso spesso mettono in discussione l'equilibrio delle relazioni, le posizioni che occupiamo l'uno rispetto all'altro, e le percezioni dei ruoli che ogni persona ricopre e che il tempo ha scolpito nella pietra. Fino a quando la consapevolezza non cresce lentamente e accettiamo le nostre imperfezioni. Come dice il popolare detto francese, si vuota il sacco fuori dalla finestra. È a questo processo di "purificazione", che si svolge nel contesto psicologicamente carico della cerchia familiare, che Roschdy Zem ha scelto di dedicare il suo personalissimo (ma assolutamente universale) 6° lungometraggio come regista, Ritratto di famiglia [+leggi anche:
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scheda film
]
(co-sceneggiato da Maïwenn), presentato in concorso alla 79ma Mostra di Venezia. È un film semplice, interpretato brillantemente dall'intero cast (in particolare dal sempre straordinario Sami Bouajila), che tocca i fondamenti dell'essere umano, al crocevia tra l'amore per se stessi e l’amore per gli altri.

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Come spesso accade nelle famiglie, tutto inizia con un pranzo ("è bello essere qui, tutti insieme") che coinvolge quattro fratelli: Ryad (Roschdy Zem), Moussa (Sami Bouajila), Salah (Rachid Bouchareb) e Adil (Abel Jafri), e la loro sorella Samia (Meriem Serbah). A loro si uniscono anche i tre figli di Moussa, una giovane cugina, la moglie di Salah e la compagna di Ryad, Emma (Maïwenn). L'atmosfera è rilassata mentre infilzano un cosciotto d'agnello, ma Ryad, la star della famiglia (presenta un programma televisivo di calcio), è accusato di non dedicare abbastanza tempo alla sua famiglia. "Non c'è bisogno di ringraziarsi tra fratelli", ribatte, e la cosa cade lì. Ma qualche giorno dopo, avviene un incidente: Moussa (che nasconde il fatto di essersi separato dalla moglie ed è concentrato sul suo lavoro di direttore finanziario) crolla per terra mentre balla a una festa. Inizialmente diagnosticata una commozione cerebrale, si rendono tutti presto conto che l'impatto ha causato un trauma cranico molto grave con tutti i suoi effetti collaterali: aggressività verbale, rabbia o reazioni esagerate a piccole frustrazioni, comportamento disinibito, umore instabile, sonnolenza permanente, depressione, ecc. La famiglia deve quindi prendersi cura di lui. Ma è tutt'altro che facile e Ryad, così come Moussa, dovrà intraprendere un processo di guarigione.

Invitato a competere in un grande festival per la prima volta nella sua carriera di regista (anche se non nella sua carriera di attore), Roschdy Zem non delude, nonostante non si discosti dai suoi valori umanisti "ordinari" né esageri sul lato della messa in scena (ma merita una menzione la fotografia perfettamente organica di Julien Poupard). Questa naturalezza chiara e sobria, che pone un'attenzione particolare agli attori e alle emozioni giuste (allo stesso tempo forti e contenute), consente agli spettatori di entrare in empatia diretta con i personaggi e al film di avere un impatto intimo sul pubblico, con il coronamento di un finale molto bello. Forse Les Miens è anche una metafora nascosta di tutti quei francesi che discendono da immigrati di lunga data e che, con le loro tragedie e le loro gioie, sono semplicemente famiglie come le altre.

Prodotto da Why Not Productions e Hole In One Films, Ritratto di famiglia è venduto da Wild Bunch International.

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(Tradotto dal francese)


Photogallery 09/09/2022: Venezia 2022 - Our Ties

22 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Roschdy Zem, Carl Malapa, Nina Zem, Anaïde Rozam, Abel Jafrei, Sami Bouajila, Ella Bouajila, Alberto Barbera, Meriem Serbah
© 2022 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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