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VENEZIA 2022 Settimana Internazionale della Critica

Recensione: Have You Seen This Woman?

di 

- VENEZIA 2022: Il lungometraggio d'esordio dei registi serbi Dušan Zorić e Matija Gluščević si concentra su una figura misteriosa: la madre di mezza età

Recensione: Have You Seen This Woman?
Ksenija Marinković in Have You Seen This Woman?

Un giornalista televisivo si trova in un appartamento di Belgrado e parla alla telecamera della sua proprietaria, che è sparita senza lasciare traccia. Cos’è successo alla donna di mezza età Draginja? Have You Seen This Woman? [+leggi anche:
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, il lungometraggio di debutto dei registi serbi Dušan Zorić e Matija Gluščević, sceglie come soggetto la figura inafferrabile della madre di mezza età, così familiare eppure così estranea; una costante nella vita della maggior parte della gente, ma anche un enigma. La madre vive nelle parti interstiziali della vita, e nel tentativo di trovare questa donna assente, il film di Zorić e di Gluščević, che è stato proiettato alla Settimana Internazionale della Critica della Mostra del Cinema di Venezia, finisce negli strani e oscuri angoli della società serba.

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Questa descrizione potrebbe far sembrare il film più diretto di quello che è: in realtà, i due registi lasciano che la sensazione strana e alienante di essere invisibile al resto del mondo – più che una persona, una funzione o uno strumento per l’uso degli altri – infetti il tessuto stesso e la trama del loro film. Have You Seen This Woman? inizia quasi come un “normale” film, che segue Draginja (Ksenija Marinković), un’agente di vendita di aspirapolveri porta a porta, mentre mostra le proprietà dell’elettrodomestico ai vari potenziali clienti nelle loro case. Le cose iniziano a sembrare un po’ fuori posto quando una bella coppia getta con noncuranza delle briciole sul tappeto affinché lei le pulisca; successivamente, una silenziosa signora anziana la fa entrare in casa ma la ignora completamente; un’altra si suicida con del detersivo. Zorić e Gluščević portano la nostra attenzione sul ruolo della donna nella società in maniera deliberatamente equivoca; il loro metodo, diretto ma sottile, consiste nel prendere delle banali scene quotidiane e renderle singolari, esagerandole in un determinato aspetto in modo da sottolineare meglio quanto siano assurde.

Fortunatamente, è un metodo che i registi usano con libertà, talvolta muovendosi solo un po’ verso il surreale, altre volte creando scenari totalmente inverosimili in cui far evolvere Draginja. In una porzione del film la donna, che adesso inspiegabilmente ha i capelli acconciati in onde glamour e di colore rosso brillante, lavora come infermiera in un ospedale; rapisce un bambino per il weekend e ingaggia un attore (l’eccezionale Boris Isaković, apparso in Working Class Heroes [+leggi anche:
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) perché interpreti suo marito durante una videochiamata Zoom con suo figlio, che in un dettaglio struggentemente realistico si è trasferito in un altro Paese. In un’altra parte del film Draginja (questa volta con i capelli biondi) balla in discoteca con una giovane ragazza ubriaca che si mette a litigare con il suo fidanzato, per poi scusarsi con lui profusamente. Muovendosi con rapidità da un simile scenario all’altro, il film nella sua interezza di certo non si sviluppa in uno spazio realistico. Invece di interpretare le immagini alla lettera si è costretti e incoraggiati a unire i punti tra le varie dinamiche in cui Draginja si trova: l’elemento di performance coinvolto nel presentare l’immagine della famiglia perfetta; la dipendenza delle donne dagli uomini, e il modo in cui vengono rifiutate superata una certa età.

La sorpresa è una delle forze motrici del film, ma coinvolgerebbe lo spettatore solo fino a un certo punto senza la genuina interpretazione di Ksenija Marinković. Si potrebbe immaginare una versione di questo film spesso assurdo interamente composta di lunghe riprese statiche e intenzionalmente spente, in cui lo stile degli attori è rigido e innaturale. Invece, le riprese dinamiche dei registi, il loro uso dei primi piani e l’interpretazione completamente sincera di Marinković ne fanno un film emotivamente coinvolgente, dal momento che Draginja è sempre riconoscibilmente umana nei numerosi cambi di scenario. Un viaggio imprevedibile e scivoloso attraverso una crisi di identità, Have You Seen This Woman? ogni volta respinge la convenzionalità per esplorare i bisogni e i desideri contorti, i rimorsi e l’immaginazione di una donna in cerca di sé stessa.

Have You Seen This Woman? è stato prodotto da Non-Aligned Films e Dinaridi Film.

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(Tradotto dall'inglese da Milena Tavano)


Photogallery 08/09/2022: Venezia 2022 - Have You Seen This Woman?

16 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Matija Gluščević, Dušan Zorić, Ksenija Marinković, Isidora Simijonović, Boris Isaković, Alex Elektra, Ivana Vuković, Vlasta Velisavljević, Goran Bogdan
© 2022 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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