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SAN SEBASTIAN 2022 New Directors

Recensione: Carbon

di 

- Il regista esordiente Ion Borş usa un approccio assurdo per esplorare a fondo il caos della guerra in Transnistria

Recensione: Carbon
Dumitru Roman e Ion Vântu in Carbon

Nella Storia i momenti più incerti sono quelli in cui un regime si sostituisce a un altro, e ne è la prova Carbon [+leggi anche:
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scheda film
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, film d’esordio del regista moldavo Ion Borş, nel concorso Nuovi registi del 70° Festival di San Sebastián. Ambientato in un villaggio vicino al fronte, il film utilizza un approccio assurdo per mostrare come il caos causato dalla guerra possa rivelare sia i nostri demoni interiori che la nostra profonda umanità.

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È la fine di agosto del 1992 e tra qualche giorno la Moldavia celebrerà il primo anniversario della sua indipendenza dall'Unione Sovietica. Sotto lo sguardo implacabile del sindaco (Igor Caras-Romanov), che vede i festeggiamenti come un mezzo per promuovere la sua carriera politica, il villaggio si affretta in preparativi frenetici. Nel frattempo Dima (Dumitru Roman), un giovane autista di trattori, viene a sapere che tutti i soldati che combattono per la Moldavia nella guerra di Transnistria riceveranno un appartamento nella capitale. Dima non ha idea di cosa significhi la guerra, ma la sola idea del premio, che pensa possa impressionare la sua ragazza Ileana (Adriana Bîtca), lo spinge a implorare il suo amico più anziano Vasea (Ion Vântu), veterano della guerra sovietico-afghana, di accompagnarlo al fronte. Questo è solo l'inizio di una serie di assurde quanto intriganti disavventure…

Tra soldati annoiati, politici corrotti, subdoli agenti del KGB, avidi uomini d'affari e preti assetati di potere, Ion Borş riesce a costruire una commedia agrodolce che ha anche qualcosa da dire sugli effetti distruttivi della guerra. Il film ha tutte le possibilità di colpire il pubblico occidentale con il suo mix di imprevedibilità e l'estro comico di Borş, pur non spiegando troppo le complessità del conflitto armato, una scelta efficace che contribuisce a suggerire il caos della guerra. Tutto ciò che il pubblico deve sapere è che Dima e Vasea trovano un corpo bruciato e devono affrontare una serie di sfide inaspettate per assicurarsi che il morto riceva una sepoltura adeguata.

Carbon è un film sui valori e sulla complessità della natura umana. Forse la macchina da presa di Ruben Agadjanean insisterà su tutte le sfumature di abbronzatura mai incontrate nelle pianure moldave bruciate dal sole, ma c'è molto grigio in questi personaggi sopraffatti dalla storia, dall'ambizione e da una sete inestinguibile di un futuro migliore e più facile. C'è un'esuberanza coinvolgente qui, e anche se alcuni spettatori potrebbero non credere a tutti gli ostacoli posti sul cammino dei protagonisti dalla fantasiosa sceneggiatura di Mariana Starciuc, potranno sicuramente divertirsi e persino commuoversi con queste persone accattivanti che corrono all’impazzata in un mondo in cui le regole possono drasticamente cambiare in qualsiasi momento.

Poiché ci sono anni in cui in Moldavia non viene prodotto nemmeno un singolo lungometraggio, e poiché anche quando ci sono nuove uscite nazionali sono poche quelle che vanno all'estero, Carbon è sicuramente una chicca. Non è un film perfetto, ma è sicuramente piacevole e persino esemplare: se adottassimo il mantra dei protagonisti, "Ne hai più bisogno tu di me", il mondo sarebbe sicuramente un posto migliore.

Carbon è prodotto da Kantora Film Production (Moldavia) e Youbesc Creative Institute (Moldavia), in coproduzione con Pascaru Production (Moldavia), Maya Films Studio (Romania), Badeamic (Moldavia), Youbesc Aya (Romania) e Nephilim Producciones (Spagna). Il film sarà distribuito in patria nella prima settimana d’ottobre. Axxon Media si occupa delle vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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