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STOCCOLMA 2022

Recensione: Medusa Deluxe

di 

- Il film d'esordio del regista emergente britannico Thomas Hardiman è un tributo prezioso alle grandi acconciature e agli artisti dei saloni che le realizzano

Recensione: Medusa Deluxe
Kae Alexander (a sinistra) e Kayla Meikle in Medusa Deluxe

La reputazione del Regno Unito di essere un luogo socialmente ostile, in cui le persone potrebbero preferire fissare le proprie scarpe o i giornali piuttosto che stabilire un contatto visivo, viene meno una volta seduti sulla poltrona di un parrucchiere. Che si tratti di un atelier di lusso o di un umile barbiere, il salone del parrucchiere potrebbe essere uno dei pochi ambienti della società britannica in cui ogni pretesa si riduce, permettendo a conversazioni, pettegolezzi e suggerimenti per l'acconciatura di fluire a volontà, a volte tra strati sociali che altrimenti non interagirebbero tra loro.

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È questa visione del parrucchiere come punto di incontro egualitario tra cultura alta e bassa che chiaramente affascina il giovane regista britannico Thomas Hardiman, che ha scelto di ambientare il suo vivace lungometraggio d'esordio, Medusa Deluxe [+leggi anche:
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 – in programma questa settimana a Stoccolma, dopo l’anteprima mondiale di Locarno – nell'atmosfera frenetica di un concorso regionale per parrucchieri, con un risultato simile al reality show RuPaul's Drag Race se venisse girato come Birdman. Svincolati dai funzionali tagli corti che arrivano alla nuca e alle tempie e dalle rifiniture ordinate del loro lavoro quotidiano, gli esuberanti artisti del capello qui riuniti hanno finalmente la possibilità di pavoneggiarsi e di mettere a punto una "fronte georgiana" e "trecce a forcella bianche", tutte cose che sembrano inventate da Hardiman (che è anche sceneggiatore), ma che sono sicuramente disponibili al giusto prezzo, magari a Chelsea o Mayfair.

Inoltre, Medusa Deluxe è anche un autentico "giallo", un sottogenere sorprendentemente in voga, sebbene i tropi del cadavere in apertura e della schiera di sospetti siano di per sé un depistaggio, una scusa per creare un pezzo d'insieme trasversale e un ritratto della comunità alla maniera di Robert Altman, una citata influenza per Hardiman. È anche un esempio lampante di un certo tipo di film da festival dei primi anni del 2020, con la sua vistosa cinematografia one-take, la sua fluidità sessuale e gli abbondanti filtri al neon: un’idea accattivante e di alto livello in un modo che sicuramente lo ha aiutato a navigare attraverso le varie sessioni di pitch. L'opera che ne risulta sembra un'idea promettente che meritava chiaramente una messa in onda, ma che non è stata portata a compimento, soprattutto come opera di scrittura drammatica.

Non incontriamo mai Mosca, il concorrente hair-stylist deceduto, né vediamo la sua tremenda punizione del cuoio capelluto. Invece, Hardiman si imbatte nei suoi colleghi e intimi, come l'impresario del concorso René (Darrell D'Silva), un ex amante di Mosca, con un ciuffo alla Elvis e basette scolpite. Angél (Luke Pasqualino), il compagno della vittima, è l'altro lato di questo triangolo amoroso, e il suo contrabbando e la distribuzione di farmaci illegali per la caduta dei capelli forniscono una sfumatura altra al mistero.

Hardiman, con il suo background nelle belle arti e negli spot pubblicitari patinati, offre un contatto visivo elevato che compensa quasi del tutto gli elementi meno interessanti del suo film. I dialoghi sono teatrali e pepati, avvolti da un umorismo da insulto: "Brutta troia di Pantene Pro-V", recita un’offesa verbale da parte del sospettato chiave, Cleve (Clare Perkins). Sebbene faccia affidamento su digressioni della trama discutibili e troppo convenienti per portare la sua sgraziata opera alla conclusione, il regista supera questo aspetto grazie alla sua passione contagiosa e giustificata per le acconciature e il suo ruolo nell'autorealizzazione personale, come un ingenuo apprendista in un salone altamente specializzato. Solo che in questo caso il cliente seduto è lo spettatore del cinema e il cinema è lo sbocco creativo ricco di possibilità.

Medusa Deluxe è una produzione britannica realizzata da EMU Films e Time Based Arts, con il supporto di BBC Film e BFI. Le vendite a livello internazionale sono curate da New Europe Film Sales.

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(Tradotto dall'inglese da Rachele Manna)

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