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BLACK NIGHTS 2022 Concorso Opere Prime

Recensione: Klokkenluider

di 

- Nel debutto alla regia di Neil Maskell, una coppia in fuga, due agenti di sicurezza e una giornalista si incontrano in un mix di thriller ricco di suspense e commedia dark

Recensione: Klokkenluider
Sura Dohnke e Amit Shah in Klokkenluider

Dopo una carriera da attore con oltre cento crediti cinematografici e televisivi al suo attivo, Neil Maskell ha scritto e diretto il suo primo lungometraggio, un'esperienza cross-genere tesa e perfidamente divertente intitolata Klokkenluider. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al BFI London Film Festival mentre la sua prima internazionale si è tenuta nel concorso opere prime del Black Nights.

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Ewan (Amit Shah di Amore, cucina e curry) è un impiegato del governo britannico che ha visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Si è nascosto con sua moglie Silke (Sura Dohnke) in una casa vacanze affittata nelle Fiandre Orientali in attesa che la rispettabile giornalista Suzanne Arden rivelasse il segreto (il titolo è in realtà la parola olandese per "informatore"), ma la nuova situazione di paranoia si ripercuote sulla relazione della coppia.

Alla coppia si aggiungono presto gli agenti di protezione Chris (Tom Burke) e Glynn (Roger Evans), un duo incaricato della sicurezza della coppia fino all'arrivo della giornalista. Ma anche queste due guardie del corpo sembrano essere una coppia disfunzionale, il cui rapporto sta per cambiare a causa delle circostanze della loro prossima missione. Chris cerca di agire in modo professionale, senza mai rompere la copertura nei panni di Kevin, mentre Glynn si comporta più o meno come un dilettante che si accoda al viaggio, pronto a ubriacarsi e a rompere la sua copertura come Ben.

Già preoccupati per le implicazioni della loro scoperta e per le conseguenze che avrà sul loro futuro, Ewan e Silke sono ancora più inquieti per via della strana presenza di soldati in un villaggio vicino e per il fatto che la loro reporter sia in ritardo. L'arrivo della sboccata giornalista (Jenna Coleman, nota per il suo ruolo in Doctor Who tra il 2012 e il 2017) dà il via a un terzo atto molto intenso.

L'influenza chiave per il debutto alla regia di Maskell è senza dubbio Ben Wheatley, per il quale Maskell ha recitato ben due volte, in Kill List [+leggi anche:
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intervista: Ben Wheatley
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(2011) e Happy New Year, Colin Burstead [+leggi anche:
recensione
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. (2018). Entrambi i ruoli sono stati fondamentali nella sua carriera di attore. Il regista fonde un thriller intenso e ricco di suspense e una commedia nera come la pece in un modo molto "wheatleyano", adatto sia per i festival di cinema indipendente che per le proiezioni di mezzanotte, ma l'elenco dei riferimenti continua. Si possono trovare tracce della satira politica di Armando Iannuci, insieme alla mancanza di preoccupazione per il politicamente corretto di Guy Ritchie e gli echi dei thriller cospirativi degli anni '90 provenienti da oltreoceano. D'altra parte, Klokkenluider funziona meglio come una commedia romantica distorta (dal momento che le dinamiche di coppia di Ewan e Silke, e di Chris e Glynn si rispecchiano l'una nell'altra con un effetto umoristico), talmente fuori dagli schemi da finire a metà strada tra la "commedia della minaccia” di Harold Pinter e l’assurdo surreale di Samuel Beckett.

Trattandosi di un lavoro dal budget modesto, girato in un numero limitato di location e con una manciata di attori, il film in realtà dipende piuttosto pesantemente da questi ultimi. Fortunatamente, Maskell è più che capace di dirigerli, di guidarli ma anche di confidare nei loro istinti, dando vita a un'interazione tra i quattro protagonisti che culmina nel più strano gioco di mimi alla fine del secondo atto. L'elegante e fluida fotografia di Nick Gillespie e il montaggio rapido e pulito di Jason Rayton aiutano il film a eludere la teatralità, mentre la colonna sonora elettronica di Andy Shortwave e il sorprendente sound design di Martin Pavey aumentano ulteriormente la tensione, rendendo Klokkenluider una delle migliori esperienze di genere nel circuito dei festival di questa stagione.

Klokkenluider è una produzione britannica di MarVista Entertainment ed Erebus Pictures. Endeavour Content e MarVista Entertainment si occupano delle vendite a livello internazionale.

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(Tradotto dall'inglese da Rachele Manna)

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