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BLACK NIGHTS 2022 Concorso

Recensione: Servus Papa – See You in Hell

di 

- Nel suo nuovo film Christopher Roth esamina la distorsione delle idee libertine in una tirannia e gli effetti su un'adolescente cresciuta in una comune nei pressi di Vienna

Recensione: Servus Papa – See You in Hell
Leo Altaras e Jana McKinnon in Servus Papa – See You in Hell

Per vari motivi, gli ideali e le ideologie faticano a resistere alla realtà e devono quindi adattarsi alle nuove circostanze. I culti religiosi, le colonie e le comuni hippie del XX secolo potrebbero servire da esempio fedele di questa affermazione. Una di queste comunità, insieme al suo leader e a un adolescente brillante e ribelle, è al centro di Servus Papa – See You in Hell [+leggi anche:
trailer
intervista: Christopher Roth
scheda film
]
, l'ultimo film co-scritto e diretto dall'esperto regista tedesco Christopher Roth. Il film è stato presentato in anteprima mondiale al Film Festival di Monaco di Baviera, mentre la sua prima internazionale ha avuto luogo a Tallin, nell'ambito del Concorso ufficiale di Black Nights.

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Siamo in Austria, alla fine degli anni '80. La Guerra Fredda sta volgendo al termine, ma le notizie dal mondo esterno hanno scarso effetto su una comune situata su un'isola fluviale (o è una penisola?) da qualche parte vicino al confine ungherese. Questa comune è una parte centrale di un più ampio sistema di stabilimenti simili situati in varie città europee o nei loro dintorni, come Francoforte, Monaco, Amsterdam e Zurigo. È guidata dal suo capo ideologo, l'autoproclamato "Re" e "Papà" Otto (Clemens Schick), che impiega un misto di lavaggio del cervello, minacce e manipolazione. La sua ideologia mescola la controcultura con il marxismo: il sesso viene incoraggiato, mente invece le relazioni sentimentali e le famiglie nucleari sono proibite in quanto invenzioni borghesi. I bambini crescono e vanno a scuola insieme sotto l’egida di Otto e delle sue assistenti, prevalentemente donne, mentre i loro genitori possono far loro visita solo di tanto in tanto.

Jeanne (Jana McKinnon) vive e cresce in questa comune da quando aveva due anni. Da adolescente, però, inizia a provare qualcosa di più della semplice attrazione fisica per l'addestratore di cavalli locale di nome Jean (Leo Altaras). Questo va contro le regole e viene notato da Otto, il quale prova un interesse sgradevolmente perverso per la giovane donna. Jeanne è abbastanza perspicace e intelligente da respingere le avances del leader, ma potrebbe dover trovare una soluzione più definitiva. D'altra parte, la comune, la sua ideologia e il suo stile di vita sono le uniche cose che conosce.

Co-scritta da Roth e Jeanne Tremsal, la sceneggiatura si basa sull'esperienza personale di quest'ultima, cresciuta in una comune simile, il cui leader è stato infine condannato a 20 anni di carcere nel 1991, per vari reati, tra cui reati sessuali su minori. All'inizio del film, Roth opta per uno stile che simula un documentario d’osservazione, con riprese traballanti e a mano libera di Lydia Richter, finte riprese VHS mescolate al filmato più ampio e occasionali tagli nel montaggio, il tutto curato dal regista stesso. Anche l'esposizione del film risulta prolungata, occupando quasi la metà delle quasi due ore di durata complessiva del film, con Roth e Tremsal che sembrano più interessati a esporre il funzionamento della comune che a esplorare la trama e i personaggi. Nel frattempo, l’espediente narrativo che vede l'intera prima metà del film rivisitata in un flashback sembra un po' stantio.

La trama vera e propria prende il via con un cambio di stile: ripresa più tranquilla e taglio più pulito. Tuttavia, è un po' troppo tardi per sviluppare tutte le idee importanti del film sulla pratica totalitaria e su come essa contraddica gli ideali di libertà e la necessità di una rivoluzione contro i poteri tirannici costituiti. Fortunatamente, il casting azzeccato e le scelte musicali eclettiche, che spaziano dal pop al punk, aiutano questo ambizioso film quasi fallito a passare più liscio del previsto.

Servus Papa – See You in Hell è una produzione tedesca di Arden Film e Friendship Films.

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(Tradotto dall'inglese da Rachele Manna)

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