29/11/2022 - L'adattamento di Fatmir Koçi del romanzo di Dritëro Agolli rimane molto fedele all'opera originale, nel bene e nel male

Il romanzo satirico “The Rise & Fall of Comrade Zylo” di Dritëro Agolli divenne molto popolare fin dalla sua prima pubblicazione sulle colonne di un giornale satirico nel 1972, e poi come libro nel 1973, poiché prendeva in giro i funzionari incompetenti di una dittatura comunista, pur non mettendo in discussione il sistema stesso. Ora, è considerato un pezzo fondamentale della letteratura albanese del XX secolo, ma fino ad oggi non era stato adattato per lo schermo. Ci ha pensato uno dei registi albanesi più affermati, Fatmir Koçi, in attività dagli anni '80.

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intervista: Fatmir Koci
scheda film] è stato presentato in anteprima mondiale nel nuovo concorso Critics' Picks del Black Nights di Tallinn. Il suo argomento e il suo tono dovrebbero andare bene per il pubblico che ha una certa conoscenza storica della vita sotto la dittatura comunista, mentre i suoi riferimenti puramente filmici al noir e alla Nouvelle Vague funzionano altrettanto bene in tutti i contesti.

Come nel materiale d’origine, il nostro punto di vista è stabilito dal narratore e protagonista, Demka (Donald Shehu), un uomo che ha rinunciato al suo sogno di diventare uno scrittore per guadagnarsi da vivere scrivendo report e discorsi per alti funzionari di partito. È quindi amareggiato e sempre sotto pressione, e sua moglie Zenepja (Xhoana Karaj) gli consiglia di assumersi meno lavoro. Tuttavia, non sa come spezzare questa catena di eccessivo lavoro e sfruttamento.

Il suo nuovo capo è il personaggio del titolo, Zylo (Alex Seitaj), un uomo con ambizioni grandiose ma capacità limitate. Le sue idee non sono né originali né applicabili alla realtà; sono solo luoghi comuni presi dai libri di testo della propaganda comunista, quindi non sorprende che finiscano tutti per fallire. Nella sua follia, Zylo è sostenuto da sua moglie, Adila (Enisa Hysa), e dalla sua vicina, l'influente giornalista Cleopatra (Jorida Meta), mentre alcuni altri compagni del comitato non vedono l'ora di vederlo cadere. Sembra che Demka non abbia altra scelta che seguirle Zylo ovunque vada, che si tratti di un villaggio sperduto dove “predica” la necessità di consumare cultura ai contadini oberati di lavoro ed estremamente poveri, o in un paese in Africa con cui Zylo vuole stabilire una sorta di scambio culturale. Ma poi la trama inizia a infittirsi sia sul fronte lavorativo che su quello domestico.

Il romanzo di Agolli è stato adattato piuttosto fedelmente dallo stesso regista in collaborazione con Mike Downey e Jonathan Preece, che è stato l'autore delle sue opere più internazionali, come Amsterdam Express ed Elvis Walks Home [+leggi anche:
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scheda film]. Il problema con una tale fedeltà è che alcune cose non si trasferiscono bene da un mezzo all’altro. Da parte sua, Koçi cerca di rompere la rigidità della struttura a capitoli con lunghe scene dialogate, visualizzando i pensieri e le riflessioni del narratore in bianco e nero e utilizzando gli stili di diversi generi storici, ma ciò nonostante, questo tipo di struttura sarebbe più adatto al teatro. Altre scelte discutibili sono l'uso quasi costante della colonna sonora di Karl Heortweard in diverse chiavi e generi musicali, e la recitazione grossolana di tutti i membri del cast, sebbene quest'ultima si adatti effettivamente al genere satirico del film. Dal canto loro, la scenografia e i costumi ricreano fedelmente l'atmosfera dei primi anni '70.

The Rise & Fall of Comrade Zylo è una coproduzione tra Albania, Kosovo e Irlanda, guidata da Kkoçi Productions, On Film Production e Circle Production, in collaborazione con Radio Televisione Albanese RTSH.

(Tradotto dall'inglese)