email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

IFFR 2023 Concorso Big Screen

Recensione: Voyages en Italie

di 

- Sophie Letourneur firma una commedia coniugale faceta e leggera sui quattro giorni di vacanza in Italia di una coppia parigina anestetizzata dalla routine

Recensione: Voyages en Italie
Sophie Letourneur e Philippe Katerine in Voyages en Italie

"Dobbiamo partire, questa è la soluzione - Se abbiamo dei problemi, partire non li risolve - Bisogna rendere straordinario l'ordinario - No, perché l'ordinario non è straordinario". Per una coppia risucchiata nella routine coniugale e nella quotidianità familiare scandita dal ritmo sempre più frenetico delle grandi città moderne, concedersi un attimo di respiro per ricaricare le batterie non è sempre facile: ognuno ha percezioni e aspettative spesso diverse, per non parlare dei caratteri strutturalmente dissimili che tuttavia, paradossalmente, costituiscono il cemento della longevità di molte relazioni. Allo stesso tempo, tutto è semplice e niente lo è, ed è questo commovente terreno sentimentale che Sophie Letourneur ha deciso di esplorare nel suo quinto lungometraggio, Voyages en Italie [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, una commedia agrodolce al limite del burlesco presentata nel concorso Big Screen dell’IFFR (già frequentato dalla cineasta francese con La vie au ranch [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
nel 2010 e Énorme [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
nel 2020).

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

I quarantenni Sophie (la regista stessa) e Jean-Philippe (Philippe Katerine) sono nella fase della tisana a letto in cui la stanchezza ha quasi cancellato ogni attività sessuale. Sophie sente che bisogna fare qualcosa e fatica, nonostante la riluttanza del marito, a trovare una destinazione e quattro giorni di fuga lontano da Parigi e dal loro giovane figlio Raoul. Cerca di evitare l'Italia dove Jean-Phi è già stato parecchie volte con le sue ex, ma, per necessità, alla fine sceglieranno la Sicilia e le Isole Eolie. Ed ecco il nostro duo che sbarca a Catania, guida Routard alla mano.

Diario di viaggio che strizza l'occhio al celebre Viaggio in Italia di Roberto Rossellini (1954), il film intreccia un insieme di cose banali, un susseguirsi di istantanee di comune turismo di coppia (la qualità degli alberghi, il noleggio dell'auto, dove parcheggiare, gustare cannoli e granita di limone su una panchina, passeggiare per le strade, visitare la Valle dei Templi di Agrigento e la spiaggia incassata nelle grandi scogliere bianche della Scala dei Turchi, provare a parlare l'italiano in terrazza, lamentarsi delle zanzare e del caldo, noleggiare uno scooter, prendere un traghetto per Vulcano, fare escursioni, nuotare, ecc.) con i nonni baby-sitter a Parigi sempre a portata di telefonata e piccole preoccupazioni.

Certo, il paesaggio è diverso, ma i nostri due protagonisti faticano a lasciarsi andare, ostacolati dalle loro personalità raramente sincronizzate su cui il film gioca con tenero umorismo e ripetuta ironia. Perché, in fondo, questa scappatella volta a fare il punto si rivela lo specchio di un amore profondo e complice che va ben oltre gli antagonismi superficiali. È su questa base (secondo la regista) che si sviluppano i ricordi e gli scenari condivisi della vita di coppia, come un insieme di piccoli sassolini che sul momento non sembrano granché, ma che acquistano splendore una volta irruviditi dal tempo.

Un film di finzione apparentemente improvvisato e artigianale sulla vita vera, Voyages en Italie è pieno di fascino mentre segue le orme dei suoi due adorabili interpreti, attraverso paesaggi da cartolina illuminati da Jonathan Ricquebourg. Leggero, anche se venato di malinconia, il film distilla il profumo evanescente di una breve deviazione esistenziale sotto il sole del Mediterraneo.

Il film è prodotto da Tourne Films (che gestisce anche le vendite internazionali) e coprodotto da Arte France Cinéma.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy