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BERLINALE 2023 Panorama

Recensione: Sisi & I

di 

- BERLINALE 2023: Frauke Finsterwalder affronta la storia di Sissi da una prospettiva completamente nuova e offre uno sguardo stimolante e divertente alla famosa imperatrice

Recensione: Sisi & I
Sandra Hüller e Susanne Wolff in Sisi & I

Visto il recente aumento della copertura mediatica sulla vita dell'imperatrice Elisabetta d'Austria, nota anche come Sisi, un altro film su di lei potrebbe sembrare superfluo. Ma la regista tedesca Frauke Finsterwalder riesce a dare al pubblico un nuovo punto di vista su questa storia ben nota. Il suo film, Sisi & I [+leggi anche:
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, presentato in anteprima mondiale nella sezione Panorama della settantatreesima edizione della Berlinale, non si concentra sulla storia d'amore di Sisi con l'imperatore Franz Joseph o sul suo difficile inserimento a corte, ma piuttosto sui suoi ultimi anni di isolamento. Raccontato interamente dal punto di vista della sua dama di compagnia, la contessa Irma Gräfin Sztáray de Sztára et Nagymihály, il racconto offre uno sguardo sulla stravaganza dei ricchi e potenti e sulle costrizioni che una vita sotto i riflettori del pubblico può comportare.

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Riunendosi con la sua star di Finsterworld [+leggi anche:
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Sandra Hüller nel ruolo della contessa Irma, Finsterwalder prende di mira i ridicoli rituali di corte, la presunzione dei protagonisti e la finta facciata che mettono in piedi. Si tratta del matrimonio, del monastero o di questo, dichiara la madre di Irma, Maria (Sibylle Canonica). Irma ha dimostrato finora scarso interesse per gli uomini o per qualsiasi compito significativo nella vita, quindi viene spedita a Corfù per fare compagnia alla sempre più appartata imperatrice. È in questi minuti iniziali, quando il predecessore di Irma la mette su un piedistallo, giudicando i suoi vestiti e il suo girovita e controllando persino i suoi denti come un cavallo, che il film prende la sua prima frecciatina alla monarchia. Cosa deve aver passato la povera Sisi, ci si chiede?

Ma quando Irma arriva a Corfù, l'imperatrice si rivela essere una vittima dei protocolli di corte e una donna di incredibile ricchezza e privilegio, che si abbandona al suo stile di vita decadente e provocante. Cosa fanno i ricchi quando si annoiano a morte? Assumono droghe, bevono, esplorano desideri sessuali queer e, naturalmente, giocano con la fedeltà dei loro dipendenti. Al suo arrivo, Sisi (Susanne Wolff) esige che Irma corra un percorso e faccia delle trazioni prima ancora che la povera donna abbia bevuto un bicchiere d'acqua. Dopo tutto, si può diventare dama di compagnia solo se si è fisicamente in forma. L'imperatrice non dorme mai, avverte Irma. Essere la sua dama di compagnia è un rituale che consiste in lunghissime camminate, lassativi nel tè e zuppe acquose per mantenersi magri, oltre a essere un "sacco da boxe" durante le sue irregolari crisi emotive.

Eppure, c'è subito qualcosa di affascinante e coinvolgente in questa donna. Stare in sua compagnia, osserva Irma, è come "avere la luce del mondo che brilla su di te". Ma Sisi sa anche come sottrarsi a questa attenzione e lasciare chi le sta vicino in preda al terrore emotivo.

Tratto dagli scritti storici della vera Irma, condito da un umorismo sagace e da una colonna sonora tagliente, questo film fa di Sisi una donna dalle mille sfaccettature. È una donna dallo spirito troppo libero per lavorare nei rigidi confini della corte. Ma è anche una manipolatrice privilegiata che vuole avere la botte piena e la moglie ubriaca. È un approccio che si vorrebbe vedere quando si parla della monarchia dei giorni nostri, concentrandosi ad esempio sulla Principessa Diana o su Meghan Markle. L'atemporalità di questa storia è ulteriormente rafforzata dagli incredibili e anacronistici costumi di Tanja Hausner. Ricoperti di influenze moderne, le donne e l'arciduca gay Viktor (Georg Friedrich) sembrano trascendere i loro vincoli storici e liberare il film dalle catene del semplice esercizio storico in costume.

Sisi & I is è una coproduzione tra Germania e Svizzera di Walker + Worm Film, Dor Film, C-Films, BR, SWR, ARTE France e SRF. Le sue vendite internazionali sono gestite da The Match Factory.

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(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

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