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BERLINALE 2023 Concorso

Recensione: Il cielo brucia

di 

- BERLINALE 2023: Il fuoco prende il posto dell'acqua nel secondo film sugli elementi di Christian Petzold, dopo Undine - Un amore per sempre

Recensione: Il cielo brucia
Thomas Schubert, Paula Beer, Langston Uibel e Enno Trebs in Il cielo brucia

Nell'arte ci sono poche figure più irritanti dello scrittore. Non che tutti gli scrittori ricevano lo stesso trattamento al cinema o in letteratura, ma il tema degli uomini che si sentono frustrati dal blocco dello scrittore è ricorrente. A quanto pare, Leon (Thomas Schubert) non fa nulla per sfidare questo stereotipo; al contrario, lo abbraccia. “Devo scrivere!”, “Non ho tempo per questo!”, “Il lavoro non lo permette!” compone il suo arsenale di scuse per evitare di andare avanti. Sembra strano da parte di Christian Petzold porre tale impotenza al centro del suo film in concorso alla Berlinale, intitolato Il cielo brucia [+leggi anche:
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, e assegnare il ruolo principale a un attore che è nuovo nel suo universo. Leon non potrebbe essere più lontano dalla graziosa confusione del Georg di Franz Rogowski, che assumeva l'identità di uno scrittore morto.

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In Il cielo brucia, come in tutti i film di Petzold, ci sono i fantasmi, ma – ancora una volta – non quelli che ti aspetteresti. Nel minaccioso inizio del film, l'auto di Leon e Felix (Langston Uibel) si guasta nel mezzo di una foresta. Le sirene dei vigili del fuoco risuonano in lontananza. Grida misteriose perforano la luminosa aria estiva. Al cottage in cui dovrebbero alloggiare, c'è un ospite inatteso, di cui restano solo tracce: una cena mangiata a metà, i vestiti sparsi per terra, un reggiseno viola. All'inizio, tali metonimie di Nadja (Paula Beer) bastano a suggerire la sua natura enigmatica, ma il sospetto in qualche modo si ripercuote sul suo ampio sorriso e sul suo comportamento schietto. Beer, alla sua terza collaborazione con Petzold, è una presenza luminosa e una forza gravitazionale.

La donna porta con sé David (Enno Trebbs) – un bagnino e inizialmente suo amante – e, come se niente fosse, riunisce intorno a sé questi tre uomini molto diversi fra loro, senza alcuna traccia di "sguardo maschile". Più stretto è il cerchio che formano, più la situazione diventa fastidiosa per Leon, che rimane indifferente ai semplici piaceri dell'estate, troppo egocentrico per avvertire il profumo del vicino Mar Baltico. Poiché Il cielo brucia è la seconda parte di una "trilogia degli elementi" iniziata con Undine [+leggi anche:
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, sembra naturale che l'acqua incontri il fuoco e simboleggi i conflitti interiori del protagonista. Ancor più significativo, l'unico motivo per cui il loro cottage è risparmiato dalle fiamme che divorano la foresta è il vento che soffia dal mare. Questo dettaglio, come sofisticata metafora del desiderio e della sua liberazione, dice più dei personaggi dei dialoghi, che combinano lirismo con squisito umorismo.

Il direttore della fotografia abituale di Petzold, Hans Fromm, cattura sia il mistero che l'urgenza del film con inquadrature poetiche, mentre il montaggio di Bettina Böhler impedisce al fuoco – sia metaforico che letterale – di divampare troppo presto. Il cielo brucia si basa su tutto ciò che Petzold ha fatto prima, con collaboratori vecchi e nuovi, e porta l'impeto di Jerichow [+leggi anche:
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e Barbara [+leggi anche:
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nella sua ritrovata dedizione al potere trasformante dell'amore che abbiamo visto in Transit [+leggi anche:
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e Undine. Questo film è fresco e vitale, anche grazie alla novità di questo vibrante quartetto di attori che si alimentano a vicenda, si contrastano e si fondono l'uno con l'altro. Tuttavia, il tratto prevalente qui è la padronanza del tono del regista e il flusso delle emozioni. I suoi personaggi sono in carne e ossa, ma prendono davvero vita nelle loro relazioni: un senso di comunità per contrastare l'isolamento, stare insieme per superare la disperazione del blocco dello scrittore. L'ispirazione ricomincia a fluire, l'acqua va e viene liberamente e le fiamme tremolano quando uno diventa due, tre e quattro.

Il cielo brucia è prodotto dalla berlinese Schramm Film, e The Match Factory cura le vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)


Photogallery 22/02/2023: Berlinale 2023 - Il cielo brucia

19 immagini disponibili. Scorri verso sinistra o destra per vederle tutte.

Christian Petzold
© 2023 Fabrizio de Gennaro for Cineuropa - fadege.it, @fadege.it

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