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VILNIUS 2023

Recensione: Valeria Is Getting Married

di 

- Ambientato nell’arco di un giorno, l’avvincente pezzo da camera di Michal Vinik esplora l’ipocrisia sociale e le lotte di potere di un matrimonio combinato

Recensione: Valeria Is Getting Married
Dasha Tvoronovich in Valeria Is Getting Married

Una giovane donna ucraina, Valeria (Dasha Tvoronovich), sta vivendo un misto di eccitazione e ansia. Arriva a Tel Aviv per incontrare il suo futuro marito, Eytan (Avraham Shalom Levi), che ha incontrato solo tre volte su Skype e che sposerà con un matrimonio combinato. Lì si riunisce con la sorella Christina (Lena Fraifeld), che vive già da tempo in Israele e che ha conosciuto il marito Michael (Yaakov Zada-Daniel) grazie a un accordo simile.

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Queste sono le suggestive premesse del film drammatico Valeria Is Getting Married di Michal Vinik, proiettato nella sezione Panorama del Vilnius International Film Festival dopo essere stato presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia lo scorso anno.

Il film può essere definito come una squisita commedia ”da camera”, perché si svolge nell'arco di una giornata ed è ambientato quasi esclusivamente tra le mura della casa di Christina. Inoltre ha una struttura piuttosto tradizionale, in tre atti, in cui i tre personaggi principali affrontano conflitti lampanti. Ma questo non significa che il film di Vinik sia banale o simile a un déjà vu. Al contrario, quello che lo rende piuttosto unico e coinvolgente sono l'ambientazione e il tema insoliti, che ruotano attorno ai matrimoni combinati tra persone di queste due culture, e il fatto che tutti e tre i protagonisti cerchino di ottenere i propri vantaggi personali attraverso azioni sbagliate, agendo in modo egoistico e danneggiando - in qualche misura - se stessi e gli altri.

Per esempio, Christina non vuole rinunciare al suo stile di vita agiato, ma chiaramente fatica a tollerare le continue osservazioni di Michael e il suo atteggiamento paternalistico. D'altra parte, Michael sembra orgoglioso di avere una moglie che può controllare a tutti i livelli e vuole guadagnare una considerevole somma di denaro da Eytan per organizzare il suo matrimonio con Valeria. Ma sente anche che "finalizzare" la loro unione potrebbe essere più difficile del previsto e teme che Valeria sia una specie di mina vagante.

Attraverso diversi dettagli della trama, apparentemente insignificanti, percepiamo come la relazione della coppia sia stata a lungo - o, più probabilmente, fin dal primo giorno - fortemente influenzata dalla morsa di Michael. In una delle prime scene, ad esempio, Michael trova la zuppa di Christina insipida, lontana da quella preparata dalla madre. Dopo un po', ci rendiamo conto che probabilmente non c'era nulla di sbagliato nel suo piatto, dato che Christina sostiene di aver seguito meticolosamente la ricetta della suocera.

Pretendendo sempre di più da lei e sminuendola, Michael riesce a esercitare una forte pressione sulla moglie, tenendola sotto controllo e soffocando ogni possibile desiderio di indipendenza. Così, Valeria Is Getting Married si trasforma gradualmente in una sorta di psicodramma gattopardesco, in cui nessuno sembra disposto a scendere a patti con il proprio vero io e nessuno capisce come raggiungere la libertà o una qualsiasi forma di realizzazione. E i vari gradi di disperazione ed egoismo dei personaggi giocano un ruolo fondamentale nell'esacerbare le cose.

Il ritmo incalzante della narrazione, che dura solo 76 minuti, è arricchito dalla presenza equilibrata della partitura di Daphna Keenan, dominata dai violini e che incorpora temi più malinconici e martellanti quando la tensione sale.

Valeria Is Getting Married è una coproduzione dell'ucraina ForeFilms e dell'israeliana Lama Films. La società tedesca m-appeal si occupa delle vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese)

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