30/10/2003

Gli organismi europei incaricati dello stanziamento degli aiuti finanziari al cinema e agli audiovisivi negli Stati Membri dell’Unione Europea, si sono riuniti per inviare un appello a Viviane Reding, Commissaria europea per il cinema, in cui è stato formalmente chiesto che la Commissione Europea non apporti modifiche agli attuali sistemi di aiuto.
La richiesta implica che la Commissione Europea non riesamini la totalità dei sistemi di aiuto dei paesi europei per il 2004. Secondo le agenzie per il cinema di tutta Europa, questi aiuti sono infatti necessari allo sviluppo delle politiche culturali, essendo soprattutto in grado di adattarsi alle continue evoluzioni del settore e allo sviluppo di una cinematografia europea ambiziosa. La breve durata delle autorizzazioni priverebbe questi dispositivi della stabilità e della sicurezza giuridica necessarie.
La lettera fa inoltre riferimento al futuro ampliamento dell’UE con l’entrata nel 2004 di dieci nuovi Stati, paesi in cui la situazione del cinema nazionale e del cinema europeo è particolarmente precaria. Stimando che questo cambiamento non renda ancor più indispensabile il mantenimento dei sistemi di aiuto nazionali, le agenzie chiedono che la Commissione vegli alla creazione di condizioni suscettibili di sostenere gli sforzi dei nuovi paesi dell’UE.

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(Tradotto dal francese)