A Venezia 21 titoli in corsa per il Leone d’Oro
- Grandi maestri e nuovi talenti con provenienze geografiche disparate, come da tradizione, in concorso e fuori concorso, a rappresentare una larga fetta del cinema mondiale odierno

Nel presentare il programma della 82ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia (27 agosto-6 settembre - leggi la news sui titoli nelle sezioni Orizzonti e Venezia Spotlight) il direttore artistico Alberto Barbera sorvola sul cliché che vuole l’unione di grandi maestri e nuovi talenti e sulle cifre che riguardano provenienze geografiche e di genere, ma possiamo confermare che ancora una volta Venezia offrirà un parterre eccezionale che rappresenta una larga fetta del cinema mondiale odierno (65 Paesi con il 33% di registe donne) e che come da tradizione porterà certamente agli Oscar alcuni suoi titoli.
Aperta, come già annunciato (leggi la news), dal nuovo film di Paolo Sorrentino, La grazia, e con una chiusura ad alta tensione con il thriller distopico Chien 51 (leggi la news) del francese Cédric Jimenez (il regista di BAC Nord [+leggi anche:
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scheda film] e November [+leggi anche:
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scheda film], entrambi selezionati fuori concorso a Cannes), la Mostra cala i suoi assi anche con i titoli statunitensi in Concorso: dall’attesissimo e preannunciato Frankenstein di Guillermo Del Toro (già vincitore del Leone d’Oro, con La forma dell'acqua in 2017), protagonisti Oscar Isaac, Jacob Elordi e Christoph Waltz, a A House of Dynamite di Kathryn Bigelow, protagonisti Idris Elba e Rebecca Ferguson e Jay Kelly di Noah Baumbach, girato in Italia e protagonisti George Clooney attore in crisi d’identità, tutti i tre titoli Netflix; e anche Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch, che ritorna alla Mostra dopo l’unica partecipazione fuori concorso nel 2003 con il lungometraggio Coffee and Cigarettes, e The Smashing Machine di Benny Safdie.
Fuori Concorso, nella sezione fiction, il nuovo film di Gus Van Sant, Dead Man’s Wire, e l’atteso In the Hand of Dante di Julian Schnabel, e nella sezione non-fiction, i nuovi lavori di due vincitrici del Leone d’Oro: Cover-Up di Laura Poitras (per Tutta la bellezza e il dolore nel 2022) e Mark Obenhaus e Marc by Sofia di Sofia Coppola (per Somewhere nel 2010). E’ in quota americana anche il nuovo Luca Guadagnino, After the Hunt (fuori concorso per scelta del regista e della società di produzione Amazon, e con Julia Roberts per la prima volta al Lido), anche se quasi interamente girato a Londra.
Molto atteso in concorso Bugonia, il nuovo dell’habitué Yorgos Lanthimos (un altro vincitore del Leone d’Oro, in 2023 per Povere creature! [+leggi anche:
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intervista: Suzy Bemba
Q&A: Yorgos Lanthimos
scheda film]), che rinnova la collaborazione con Emma Stone. Un’altra coproduzione europea il ritorno dell’ungherese László Nemes che aveva scioccato tutti con il debutto Il figlio di Saul [+leggi anche:
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Q&A: László Nemes
intervista: László Rajk
scheda film], Gran Premio a Cannes e premio Oscar, e abbandona ora i suoi piani sequenza per Orphan, sull’insurrezione del 1956 a Budapest. Anche dall'Ungheria arriva Silent Friend, il nuovo film di Ildikó Enyedi (Orso d'oro per Corpo e anima [+leggi anche:
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intervista: Ildiko Enyedi
intervista: Ildiko Enyedi
intervista: Réka Tenki
scheda film]) con Tony Leung Chiu Wai protagonista. Grande curiosità per il musical The Testament of Ann Lee della norvegese Mona Fastvold, cosceneggiatrice e produttrice del vincitore del Leone d'Argento per la regia alla Mostra dell’anno scorso, The Brutalist [+leggi anche:
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scheda film].
La rappresentanza francese in concorso è ricca e autorevole, come sempre. Spiccano i nomi di Olivier Assayas (già premiato qui a Venezia con Qualcosa nell’aria [+leggi anche:
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intervista: Olivier Assayas
scheda film]) che adatta il romanzo di Giuliano da Empoli con The Wizard of the Kremlin, sull’inarrestabile ascesa di Vladimir Putin (Jude Law) dal punto di vista del suo immaginario spin doctor (Paul Dano); François Ozon con il suo coraggioso adattamento dell’iconico romanzo di Albert Camus, L'Étranger; Valérie Donzelli, per la prima volta alla Mostra, con À pied d’oeuvre, interpretato da uno straordinario Bastien Bouillon. Una particolare emozione sarà suscitata da The Voice of Hind Rajab, della tunisina Kaouther Ben Hania, che ritorna a Venezia dopo essere stata nella sezione Orizzonti con L'uomo che vendette la sua pelle [+leggi anche:
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intervista: Kaouther Ben Hania
scheda film], sulla bambina intrappolata in auto a Gaza (con le voci reali registrate dalla Croce Rossa).
Oltre Sorrentino, gli italiani in concorso sono Pietro Marcello, che torna in concorso (dopo Martin Eden [+leggi anche:
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intervista: Pietro Marcello
scheda film], Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile), con Duse, in cui Valeria Bruni Tedeschi si muove tra materiale d'archivio nei panni della “divina” attrice teatrale Eleonora Duse; Gianfranco Rosi (Leone d’Oro nel 2013 con Sacro GRA [+leggi anche:
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intervista: Gianfranco Rosi
scheda film]) torna con un nuovo documentario, Sotto le nuvole, dedicato a Napoli; Leonardo di Costanzo con Elisa, sul tema della “giustizia riparativa”; Un film fatto per Bene di Franco Maresco, omaggio al grande attore, regista e drammaturgo Carmelo Bene.
La selezione è completata dai titoli cinesi The Sun Rises on Us All di Cai Shangjun e Girl, film d'esordio dell'attrice Shu Qi.
Ancora nel Fuori Concorso, nella sezione fiction c’è The Last Viking del danese Anders Thomas Jensen con la star Mads Mikkelsen, dall'Azerbaijan Sermon to the Void di Hilal Haydarov, prodotto da Carlos Reygadas, l’opera prima di Virgilio Villoresi Orfeo. Completano la squadra italiana nel Fuori concorso L'isola di Andrea di Antonio Capuano (era in concorso a Venezia nel 2001 con Luna rossa), Il maestro di Andrea Di Stefano e l’horror di Paolo Strippoli La valle dei sorrisi. E 15 documentari nel Fuori Concorso non fiction, tra i quali segnaliamo Ghost Elephant del maestro Werner Herzog, a cui la Mostra assegna il Leone d’Oro alla carriera; l'attesissimo documentario Nuestra tierra di Lucrecia Martel, e anche Director’s Diary di Alexander Sokurov; Back Home di Tsai Ming-liang.
Tra le serie proposte nel Fuori Concorso, Portobello di Marco Bellocchio; Un Prophète, dal film capolavoro di Jacques Audiard, affidato alla regia dell’italiano Enrico Artale; Il mostro di Stefano Sollima; e tra i cortometraggi, un nuovo lavoro di Charlie Kaufman, How to Shoot a Ghost. Per la prima volta anche una sezione Film & Music. Infine, come da tradizione, tanti documentari sul cinema nella sezione Venezia Classici, e i film della Biennale College Cinema.
I film selezionati:
Concorso
La grazia - Paolo Sorrentino (film di apertura)
The Wizard of the Kremlin - Olivier Assayas
Jay Kelly - Noah Baumbach
The Voice of Hind Rajab - Kaouther Ben Hania
A House of Dynamite - Kathryn Bigelow
The Sun Rises on Us All - Cai Shangjun
Frankenstein - Guillermo del Toro
Elisa - Leonardo Di Costanzo
À pied d'oeuvre - Valérie Donzelli
Silent Friend - Ildikó Enyedi
The Testament of Ann Lee - Mona Fastvold
Father Mother Sister Brother - Jim Jarmusch
Bugonia - Yorgos Lanthimos
Duse - Pietro Marcello
Un film fatto per Bene - Franco Maresco
Orphan - László Nemes
L'étranger - François Ozon
No Other Choice - Park Chan-wook
Sotto le nuvole - Gianfranco Rosi
The Smashing Machine - Benny Safdie
Girl - Shu Qi
Fuori concorso - Fiction
Sermon to the Void - Hilal Baydarov
L'isola di Andrea - Antonio Capuano
Il maestro - Andrea Di Stefano
After the Hunt - Luca Guadagnino
Scarlet - Mamoru Hosoda
The Last Viking - Anders Thomas Jensen
In the Hand of Dante - Julian Schnabel
La valle dei sorrisi - Paolo Strippoli
Dead Man's Wire - Gus Van Sant
Orfeo - Virgilio Villoresi
Chien 51 - Cédric Jimenez (closing film)
Fuori concorso - Non-fiction
Kabul, Between Prayers - Aboozar Amini
Ferdinando Scianna - Il fotografo dell'ombra - Roberto Andò
Marc by Sofia - Sofia Coppola
I diari di Angela - Noi due cineasti. Capitolo terzo - Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi
Ghost Elephants - Werner Herzog
My Father and Qaddafi - Jihan K
The Tale of Sylian - Tamara Kotevska
Nuestra tierra - Lucrecia Martel
Remake - Ross McElwee
Kim Novak's Vertigo - Alexandre Philippe
Cover-Up - Laura Poitras, Mark Obenhaus
Broken English - Jane Pollard, Iain Forsyth
Notes of a True Criminal - Alexander Rodnyansky, Andriy Alferov
Director's Diary - Aleksandr Sokurov
Back Home - Tsai Ming-liang
Fuori concorso - Film & Music
Nino. 18 giorni - Toni D'Angelo
Piero Pelù. Rumore dentro - Francesco Fei
Newport and the Great Folk Dream - Robert Gordon
Francesco de Gregori Nevergreen - Stefano Pistolini
Fuori concorso - Serie
Portobello - Marco Bellocchio
Un prophète - Enrico Maria Artale
Etty - Hagai Levi
Il mostro - Stefano Sollima
Fuori concorso - Cortometraggi
Origin - Yann Arthus-Bertrand
Boomerang Atomic - Rachid Bouchareb
How to Shoot a Ghost - Charlie Kaufman
Venezia Classici
Mata Hari - Joe Beshenkovsky, James A Smith
Elvira Notari: Oltre il silenzio - Valerio Ciriaci
Louis Malle, le révolté - Claire Duguet
Memoria de los olvidados - Javier Espada
Megadoc - Mike Figgis
Boorman and the Devil - David Kittredge
Holofiction - Michal Kosakowski
Sangre del toro - Yves Montmayeur
The Ozu Diaries - Daniel Raim
Biennale College Cinema
Agnus Dei - Massimiliano Camaiti
One Woman One Bra - Vincho Nchogu
Becoming Human - Polen Ly
Secret of a Mountain Serpent - Nidhi Saxena
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