10/02/2005

Ecco un nuovo talento uscito fuori dal vivaio ungherese. Con il suo primo lungometraggio Black Brush, Roland Vranik si è infatti aggiudicato il premio al miglior film alla 36ma edizione della Hungarian Film Week, la vetrina annuale sulla produzione magiara. Prodotto da Filmteam, Film Partners e Inforg Stúdió, Black Brush si svolge interamente sui tetti di Budapest e racconta con uno spirito ai limiti dell'assurdo le disavventure di quattro operai copritetto disillusi dal proprio mestiere. Roland Vranik, che è stato assistente alla regia di Bela Tarr per Les Harmonies Werckmeister, cita volentieri Down by Law di Jim Jarmusch tra i film che lo ha influenzato.

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Tra gli altri vincitori della settimana internazionale del cinema ungherese figurano anche Péter Gárdos che ha ricevuto il premio alla regia e il Gene Moskowitz Prize attribuito dalla stampa estera al suo film The Porcelain doll. Grazie a questa pellicola Sándor Csányi si è aggiudicato il premio per il migliore ruolo maschile di supporto, ma l'attore si è fatto notare anche nei film Stop Mom Therese! e Paths of Light, opera prima di Attila Mispál (giudicato miglior registe esordiente). György Cserhalmi ha vinto il premio come migliore attore per quest'ultimo film (ma il pubblico di Budapest lo ha visto anche in The unburied man). Tra le attrici ha vinto Dorka Gryllus per l'interpretazione in Dallas Pashamende (film in lizza nella sezione Panorama della Berlinale) mentre Ildikó Tóth è stata giudicata migliore attrice non protagonista per il film See you in space!.
Il concorso dei cortometraggi è stato vinto da The Carousel rite di Zoltán Gayer e Péter Molnár, mentre tra i documentari ha primeggiato New Eldorado di Tibor Kocsis.
Per il palmarès completo: Magyar Filmunio.

(Tradotto dal francese)