email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

USCITE Italia

La febbre di D'Alatri

di 

- Fabio Volo torna al cinema, dopo l'avventura di Casomai, nuovamente diretto da Alessandro D'Alatri. L'originale conduttore televisivo e scrittore di libri di successo questa volta è vittima del mobbing

Fabio Volo torna al cinema, dopo l'avventura di Casomai. Nuovamente diretto da Alessandro D'Alatri, l'originale conduttore televisivo e scrittore di libri di successo interpreta ne La febbre un giovane geometra che proprio mentre sta cercando con alcuni amici di aprire un locale, accetta invece il "posto fisso" che gli viene offerto in Comune e finisce per diventare la vittima del mobbing di un suo superiore.
La cosa singolare di questo film - prodotto da Rai Cinema e Rodeo Drive, nelle sale dal 1 aprile in 245 copie con 01 Distribution - è che l'inconsapevole co-sceneggiatore è niente di meno che il Presidente della Repubblica. "Si, proprio Carlo Azeglio Ciampi", spiega il regista. "Perché qualche anno fa andai al Quirinale per il tradizionale incontro con i candidati ai David di Donatello, e il suo discorso sull'importanza e la necessità di mettersi in gioco mi ha ispirato questa storia".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Forte di questo insigne contributo, D'Alatri ha girato una storia contemporanea, ambientata nella ricca provincia italiana (Cremona), che parla di burocrazia, di mobbing, d'amore e di invidia. Un film realizzato "con amore e rabbia verso l'Italia", afferma il regista. Che aggiunge: "E' un film politico ma in senso propositivo, non come atto d'accusa. Bisogna sporcarsi le mani con la realtà, avere il coraggio di dire che così non si può andare avanti". E D'Alatri sposta la polemica sul sistema di finanziamenti al cinema italiano: "Oggi l'industria cinematografica è industria di Stato, una forma di comunismo. Non ha senso dare la paghetta del sabato a qualcuno per realizzare un filmetto, ma aiutare a crescere chi ha talento".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy