06/06/2005

Settima città ungherese a 60 chilometri a sud-ovest di Budapest, Székesfehérvár ospita da oggi fino al 12 giugno la prima edizione dell'Alba Regia International Film Festival. Questa manifestazione, che propone 50 lungometraggi e una decina di corti e documentari, è il solo festival di cinema organizzato in Ungheria a presentare una rassegna competitiva di film europei. Stasera, in apertura, sarà proiettato Lost and Found, opera collettiva composta da cinque corti e un corto d'animazione realizzati da registi dell'Europa centro-orientale: Kornél Mundruczó (Ungheria), Nadejda Koseva (Bulgaria), Stefan Arsenijevic (Serbia), Cristian Mungiu (Romania), Mait Laas (Estonia) e Jasmila Zbanic (Bosnia).

Nella corsa al Globo d'argento figurano A Hole in My Heart dello svedese Lukas Moodysson, A Wonderful Night in Split del croato Arsen Anton Ostojic, Suburbs [+leggi anche:
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scheda film] dello sloveno Vinko Mörderndorfer, la coproduzione svizzero-tedesca When the Right One Comes Along di Oliver Paulus e Stefan Hillebrand e For the Living and the Dead del finlandese Kari Paljakka (selezionato al Panorama dell'ultima Berlinale).
Inoltre, una sezione intitolata "Bull's Eye" permetterà di vedere o rivedere alcuni dei più grandi successi del cinema europeo, tra i quali Private di Saverio Costanzo, Avanim del francese Raphaël Nadjari, il miglior film britannico dell'anno My Summer of Love del regista d'origine polacca Pawel Pawlikowski, Histoire de Marie et Julien di Jacques Rivette, Four Shades of Brown dello svedese Tomas Alfredson. Nella sezione "Faces of Globalization", la presenza del miglior documentario europeo 2004, Le Cauchemar de Darwin di Hubert Sauper.

Questa prima edizione dell'Alba Regia International Film Festival sarà chiusa dalla coproduzione tedesco-spagnola One Day in Europe del tedesco Hannes Stöhr che ha partecipato al concorso internazionale di Berlino nel 2005. Infine, l’ARIFF renderà omaggio all'attrice ungherese Mari Törocsik e al regista Miklós Jancsó.

(Tradotto dal francese)