29/07/2005

Cineasta svizzero cresciuto col documentario, Lionel Baier ha realizzato l'anno scorso il suo primo lungometraggio di finzione, Garçon stupide [+leggi anche:
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scheda film], un'opera molto pesonale , atipica e intelligente. Dopo aver registrato 6000 spettatori in Svizzera romanda nel marzo 2004, il film dal 7 luglio è in programmazione nella Svizzera tedesca.
Distribuito in Francia (Pierre Grise Distribution) in gennaio e rimasto in cartellone a Parigi fino a giugno, Garçon stupide è stato accolto bene dalla critica ed è stato visto da ben 23.000 spettatori. Forte di questo successo, uscirà nelle sale americane (Picture This Entertainment, Los Angeles) e tedesche (Salzgeber & Co. Medien , Berlin) in autunno. Il dvd sarà disponibile da settembre in Svizzera, Francia e Belgio. Il film è stato anche presentato in concorso al New European Film Festival di Vitoria-Gasteiz (Spagna) dove Lionel Baier ha vinto il premio per la migliore regia europea.
Nato a Losanna nel 1975, Lionel Baier ha debuttato come assistente alla regia della documentarista svizzera Jacqueline Veuve. Poi ha girato due documentari, Celui au pasteur e La parade (notre histoire). Il primo è consacrato a suo padre, il secondo al Gay Pride nella cittadina elvetica Sion. In questo momento sta preparando il suo prossimo lungometraggio, A l'Est (Na Wschod) - un film di fiction autobiografico in cui parte alla ricerca delle proprie radici - che sarà girato in Polonia dal 17 settembre. E intanto sta anche lavorando alla sceneggiatura di un altro film insieme all'attrice e regista francese Marina De Van (Dans ma peau [+leggi anche:
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(Tradotto dal francese)