22/08/2005

La fondazione del Czech Film Center era stata accolta con scetticismo dall'industria cinematografica ceca. Tre anni dopo i suoi detrattori sono diventati i più ferventi supporter.
Ora, questa istituzione tanto criticata in passata ha solo amici, visto che è una delle poche realtà a promuovere il cinema ceco all'estero.

Il Czech Film Center promuove la produzione nazionale e sostiene gli sforzi dei professionisti locali per conquistare l'Europa. "L'impresa è lungi dall'essere in una situazione agiata, ma vale la pena provarci, tanto più ora che i nostri sforzi cominciano ad essere ripagati", ha dichiarato il direttore del CFC, Jana Cernik, che ha constatato il grande interesse di altri paesi europei per il prossimo film di Jiri Menzel, Obsluhoval jsem anglickeho krale ("Ho servito il re d'Inghiletrra") all'ultima edizione del Festival di Cannes, dove il CFC ha organizzato il padiglione ceco, slovacco e polacco.

Il CFC non si imita solo alla promozione a Cannes e Berlino. In quanto membro della European Film Promotion, del comitato "Shooting Stars" e di "Producers on the Move", il centro ha spesso l'occasione di presentare i nuovi talenti di casa all'estero. Si impegna anche nella formazione dei professionisti del cinema: al marché di Cottbus, ha collaborato con il Media Desk ceco per organizzare un seminario tenuto da Sibylle Kurz sui progetti nel quadro dei mercati internazionali.

Oltre alle attività del CFC e della commissione ceco-slovacca del film, gli organismi di promozione del cienma nazionale devono anche rispondere alla richiesta di informazione da parte di produttori europei interessati a conoscere i vantaggi economici di un set in Repubblica Ceca. La Commissione del film ha realizzato una "Guida alla produzione ceca" di 158 pagine con ogni informazione sui protagonisti dell'industria ceca del film. La guida è rivolta in particolare ai registi che desiderano girare in Repubblica Ceca.

(Tradotto dall'inglese)