email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

VENEZIA 2005 Concorso

O Fatalista : La filosofia libertaria di Botelho

di 

Regolarmente invitato alla Mostra dal 1988, il regista portoghese Joao Botelho non ha deluso i suoi ammiratori ieri sera con la proiezione in competizione ufficiale di O Fatalista [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, libero adattamento di Jacques Le Fataliste scritto dal filosofo francese Denis Diderot nel 1770. Una rilettura contemporanea dalla quale il regista è riuscito ad estrarre una gioiosa mistura di umorismo delirante, di satira sociale permanente e di analisi dei meccanismi dell’attrazione tra i sessi. Cadendo spesso nell'assurdo e nel surrealismo bunueliano-felliniano, il regista lusitano cattura senza diluirlo il flusso permanente di parole versate a fiume (e in maniera notevole) dal duo composto dagli attori Rogério Samora e André Gomez.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Incarnando rispettivamente i personaggi di Tiago, il cocchiere, e di Patrao il suo padrone, i due attori si danno alla pazza gioia per tutto il corso di un viaggio che sembra senza fine. Intersecato dalle riflessioni di un narratore che si rivolge agli spettatori e che ironizza sulle multiple possibilità narrative, questo road-movie si sviluppa al ritmo delle interminabili vicende delle avventure amorose di Tiago, che vanno a costituire a loro volta dei film nel film. Questo ritratto del binomio servo-padrone caro al teatro classico con la sua gerarchia rovesciata, l'inferiore che guida le danze come il buffone del re, seduce le donne e si comporta da fuori legge tanto quanto il suo superiore si mantiene in posizione di spettatore e di ascoltatore appassionato, maschera, in realtà, una filosofia libertaria sotto le spoglie di commedia. Poiché, come sottolinea Joao Botelho, "Lo scopo di Jacques le Fataliste è di trattare la sola cosa che fa muovere il mondo: la lotta di classe". Ma questo tema di fondo passa al filtro delle ossessioni feticiste del cineasta nei confronti delle donne (in particolare, le loro gambe) e soprattutto attraverso una eccellente qualità visiva che si avvicina alla pittura. Molto classico nella sua fattura cinematografica, O Fatalista dimostra ancora una volta come Botelho eccella nel filmare la natura, dal verde degli alberi al blu del cielo. E questo grande potere di suggestione in secondo piano accompagna idealmente, come un'insidiosa intossicazione, le deambulazioni verbali e immaginarie che popolano un film incontestabilmente originale.

Prodotto da Paolo Branco con la sua società francese Gémini Films (che si occupa anche delle vendite internazionali) e dal suo fratello portoghese Madragoa Filmes, O Fatalista ha beneficiato del sostegno dell'ICAM (Istitudo do Cinema Audiovisual e Multimedia) e della RTP (Radiotelevisão Portuguesa).

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dal francese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy