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FESTIVAL Spagna

Gravehopping: ironia della morte

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Accoglienza molto positiva ieri sera alla prima mondiale di Gravehopping al Festival di San Sebastian. La coproduzione tra Slovenia e Croazia diretta da Jan Cvitkovic è in concorso. Dotato di una bella dimensione visiva - impeccabile il lavoro del direttore della fotografia Simon Tansek - il secondo lungometraggio di Cvitkovic (tre anni dopo Bread and milk) lancia uno sguardo ironico, ma sempre umano, sui rapporti tra la vita e la morte.

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Con una strizzatina d'occhio all'immaginario kitsch, il film inizia con la versione strumentale di "I will Survive". Tuttavia il contesto in cui viene ascoltata la canzone è molto lontano dalla scena disco anni '70. La musica accompagna un funerale, il primo di una serie lungo tutto il film. Presente in ogni scena, Pero è un professionista dei discorsi d’addio che precedono la sepoltura, pagato com'è per rendere un ultimo omaggio a persone che non ha mai conosciuto. Talvolta i suoi discorsi risuonano come un'eco della propria vita, ma i parenti del defunto non lo capiscono. La storia è focalizzata su di lui, sulla sua famiglia e gli amici: suo padre e i suoi tentativi di suicidio, la sua fidanzata masochista, il suo migliore amico che lo idolatra e sua sorella che ha un destino tragico.

I dialoghi, molto semplici, non rivelano quasi mai l'interiorità dei personaggi. Le loro azioni sono molto più eloquenti e per gran parte del film la storia oscilla tra la commedia leggera e un approccio ironico - quasi scaramantico - rispetto alla morte. Poi, all'improvviso, il film cambia registro, mettendo in gioco una violenza viscerale che lascia lo spettatore disorientato e muto di fronte al personaggio principale.

Gravehopping, che è senza dubbio uno dei film più interessanti del concorso, uscirà in Slovenia in ottobre. Prodotto dal regista e da Janez Burger per Staragara, in coproduzione con Propeler Film Zagreb e RTV Slovenija, è stato cofinanziato dallo Slovenian Film Fund e dal ministero croato della Cultura. Le vendite sono affidate a Taskovski Films.

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(Tradotto dall'inglese)

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