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FESTIVAL Italia

I "non protagonisti" a Siena

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Hanno fatto grande il cinema italiano, quello di Fellini, Risi, Monicelli, Comencini. Con le loro facce mobili, le loro battute fulminanti hanno affiancato i grandi attori degli anni '40, '50 e '60. Sono i cosiddetti caratteristi, i non protagonisti. A questo magnifico esercito di "soliti ignoti" la IX edizione del Terra di Siena Film Festival (26 settembre - 2 ottobre) dedica un'ampia retrospettiva organizzata con la Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia.
"Tutti i grandi caratteristi - spiega il direttore del festival, l'attore regista Carlo Verdone - soprattutto nel ventennio dal 1945 al 1965, diedero un contributo immenso sia alle pellicole drammatiche che alle commedie perché portarono non solo il volto singolare ma la verità di una condizione sociale ed economica attraverso una straordinaria naturalezza". Parallelamente alla retrospettiva, un convegno approfondirà e celebrerà la loro importanza, interrogandosi sul perché le storie cinematografiche si sono occupate sempre meno di loro. "A partire dagli anni '80, con i nuovi comici, la figura dell'attore-regista-sceneggiatore, protagonista assoluto, ha finito per mortificare i non protagonisti. Anche la tv oggi è responsabile della scomparsa del caratterista, perché impone come protagonisti dei personaggi senza spessore, improvvisati, senza professionalità".

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Il festival offre anche una ottima selezione (a cura di Giovanni Bogani) di film europei nel Concorso internazionale, legati da un filo comune: tutti i protagonisti sono giovani. I vivaci e rabbiosi ragazzi svedesi di Babylosjukan - The Babylon Disease di Daniel Espinosa (Svezia, 2004); il giovane gay dichiarato e sereno di Cachorro - Bear Cub di Miguel Albaladejo (Spagna); gli adolescenti sbandati di Crash Test Dummies di Jorg Kalt (Austria, 2005); gli amici, uno tedesco l'altro yemenita, di Fremder Freund di Elmar Fischer (Germania, 2003); il panchinaro senza speranze di El penalti màs largo del mundo di Roberto Santiago (Spagna, 2005); i tifosi dello Sparta Praga in Non plus Ultras di Jakub Sluka (Repubblica Ceca, 2004); i provinciali confusi di Texas di Fausto Paravidino (Italia, 2005).

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