04/11/2005

Il tredicesimo "Festival di Spagna e del Sudamerica" di Bruxelles, ormai conosciuto come FestCEAL, si è aperto ieri sera con un bell'esempio di collaborazione artistica tra Spagna, Argentina e Italia. El método del regista argentino Marcelo Piñeyro offre una prospettiva ironica e severa sulle aziende, sul processo di selezione di sette candidati adottando il cosiddetto metodo Grönholm. Ma in cosa consiste? Nessuno lo sa, ma tutti decidono di correre il rischio.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Basato su una pièce di Jordi Galcerán, il racconto combina i test eliminatori con le pause caffè, cosa che ha come effetto quello di creare una tensione supplementare. A parte le prime scene in esterni su una manifestazione antiglobalizzazione, il film è interamente girato all'interno di un ufficio. L'effetto è claustrofobico anche se la sceneggiatura mantiene bene un fragile equilibrio tra dramma e commedia. Il sorriso è forse l'unica via d'uscita per i personaggi e per il pubblico. El método è un film di attori. Eduardo Noriega, che aveva già incontrato Piñeyro in Plata Quemada (2000), è in testa a un cast di talenti che comprende tra gli altri Najwa Nimri, Eduard Fernández, Ernesto Alteiro (Semen - Focus), Adriana Ozores.
Girato a Madrid tra il novembre 2004 e il gennaio del 2005, El método è uscito in Spagna in settembre guadagnando 790 404,98 €. Coprodotto da Alquimia Cinema, Tornasol Films, Arena e Cattleya. Le vendite sono curate da Latido Films.

Nella prima giornata, il FestCEAL ha anche presentato il film di Federico Luppi, Pasos. Coprodotto da Igeldo Komunikazioa, Didac Films e Malkina Producciones, è stato proiettato in anteprima in Spagna (leggi qui) in giugno; lo hanno visto 11.700 spettatori per 60.316,46 euro di incasso.

(Tradotto dall'inglese)